Nel Recovery non c’è nessun sostegno alla nostra lingua, una delle prime studiate al mondo. Un’ottima leva di sviluppo, fondamentale per la ripresa.
Ne scrive Andrea Riccardi sul Corriere della Sera:
Per la prima volta in Italia andrà in onda sul canale Rai5 sabato 16 gennaio alle 23.30 un video-danza nato dalla straordinaria collaborazione tra il celebre scrittore israeliano Etgar Keret e la danzatrice e coreografa nota a livello internazionale Inbal Pinto.
Ispirato a un racconto scritto da Keret dopo la fine del primo lockdown in Israele e pubblicato lo scorso luglio sul New York Times, il video propone un'originale coreografia ideata dalla talentuosa Inbal Pinto incentrata sulla sensazione che si prova quando, dopo settimane di permanenza forzata a casa finalmente si è liberi di uscire: ci si aspetta che tutti siano impazienti di tornare alla vita di prima invece non è esattamente così.
Una co-produzione tra Israele e Giappone realizzata in contemporanea a Tokio e a Tel Aviv con la partecipazione della danzatrice israeliana Moran Muller e l'attore e danzatore giapponese Mirai Moriyama.
"Ouside" è stato proiettato lo scorso agosto a Times Square, a Shibuya Tokio e a Habima Square a Tel Aviv.
Nasce Uqbar, la nuova collana di Edizioni Tlon che raccoglie in formato ebook gli interventi che hanno animato “Prendiamola con filosofia”, il primo festival digitale nato durante il lockdown e seguito da due milioni e mezzo di spettatori, ideato dal progetto filosofico Tlon e condotto dai suoi fondatori Maura Gancitano e Andrea Colamedici, che ha ospitato i grandi nomi del panorama filosofico e culturale internazionale. Brevi ma densissimi, questi contributi offrono agili e autorevoli strumenti per affrontare una stagione complessa ma non priva di stimoli.
Tutti i titoli della collana, proposti con testo originale a fronte, avranno un prezzo simbolico di 1,99€ e i proventi dalla vendita saranno interamente devoluti in beneficenza all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
«Oggi più che mai non siamo nella stessa barca, ma nella stessa tempesta. Da editore sono felice che alcuni tra i più grandi marinai dell'intelletto abbiano condiviso con noi le istruzioni per navigare questi tempi incerti. Ne è nata una collana di giganti del pensiero, uniti dalla capacità di orientare le nostre bussole e ridisporci al viaggio». Andrea Colamedici
In arrivo il 13 gennaio 2021, i primi tre ebook della collana vedranno protagonisti quattro grandi nomi della scena culturale mondiale:
# Viaggiare dentro sé stessi di Alain de Botton
Un illuminante dialogo con lo scrittore svizzero, fondatore della School of Life, sul ruolo che può avere la filosofia in una situazione difficile come quella del confinamento, su cosa possa significare l’isolamento e sulla difficoltà di stare soli con sé stessi, sulle grandi e nuove possibilità di relazione che allo stesso tempo ne possono scaturire.
# Siamo bambini di Jean-Luc Nancy
L’intenso intervento del filosofo francese che pone l'accento sulle disuguaglianze sociali che la pandemia ha contribuito ad aumentare e sull'urgenza di imparare a vivere in una società più giusta.
# Poesia e preghiera di Franco Arminio e Vito Mancuso
Una conversazione, memorabile e ricchissima, con due grandi intellettuali italiani del nostro tempo sul ruolo che possono ricoprire la poesia e la preghiera in momento difficile come quello che stiamo ancora attraversando.
Di prossima pubblicazione per il 2021 gli interventi dei filosofi Peter Singer, Judith Butler, Miguel Benasayag e Richard Tarnas.
Il 14 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, uscirà “Anne Frank. La mia vita”, un’edizione illustrata per ragazzi della biografia definitiva di Mirjam Pressler (l’unica approvata dalla Fondazione Anne Frank di Basilea). La novità sta nel punto di vista inedito in cui viene descritta Anne, vista non come vittima ma come un’adolescente volitiva e passionale. Il libro uscirà per le Edizioni Sonda.
Ci hanno sempre presentato Anne Frank come una ragazzina timida, riflessiva e sognatrice. La vittima per eccellenza del nazismo. In questo ritratto a tutto tondo la scopriamo energica, passionale e volitiva. Decisa a farsi strada attraverso la scrittura. Non una vittima, ma una ragazza coraggiosa. È arrivato il momento di conoscere la vera Anne Frank. La biografia definitiva approvata dalla Fondazione Anne Frank di Basilea. Età di lettura: da 12 anni.
Grazie alla vendita della passata di pomodoro biologico prodotta dalla cooperativa sociale Altereco di Cerignola sul terreno confiscato Terra Aut, è possibile sostenere due importanti realtà della città di Foggia che si occupano di accoglienza e contrasto alla povertà. Tutte le informazioni sull’iniziativa e in generale sul progetto a questo link:
L’anno scolastico di ogni studente che si rispetti è fatto di attese: lunghe ed interminabili attese. Anche quest’anno, nonostante la Didattica a distanza, noi tutti aspettavamo impazientemente le vacanze natalizie. La vera fregatura delle suddette è che arrivano lentamente e svaniscono velocemente, un po’ come quando si aspetta la vendita dei biglietti di un concerto, ma dopo neanche due minuti è già tutto sold out. Così, presto, anche queste vacanze 2020 saranno un lontano ricordo. Da ciò che ho sentito, la maggior parte, più che le vacanze, aspettava Capodanno: come per magia alle 00:01 del primo gennaio 2021 sarebbe scomparso come per incanto il Covid-19. Inutile dire che ciò non è ancora avvenuto, ma è maturata in noi studenti la consapevolezza che in una settimana saremmo dovuti rientrare sui banchi di scuola. Io sarei anche stata contenta di rientrare in presenza, se non fosse stato per le diecimila verifiche nell’arco di 5 giorni - non che si possano biasimare i professori che bramano i voti più di quanto Beth Harmon facesse con la vittoria contro Borgov ne ‘La Regina degli scacchi’ -. Inevitabilmente alla consapevolezza del rientro si accosta l’ansia di non fare in tempo neanche a iniziare i compiti: non si è mai soli in questa situazione. Si ricevono a qualsiasi ora del giorno e della notte messaggi in cui viene chiesto a che punto si è con lo studio con l’intento di sentirsi meno in colpa per aver procrastinato. Eppure, ancora una volta, sono cambiate le carte in tavola: si rientra non più il 7 gennaio, ma forse lunedì 11, se non addirittura lunedì 25. Quindi eccola la nuova attesa per noi studenti, non più le vacanze pasquali - ancora troppo lontane - ma la misteriosa data dell’effettivo rientro in presenza a scuola. Ora sono aperti i banchi per le scommesse e ci sentiamo un po’ tutti Tommy Shelby nella prima stagione di ‘Peaky Blinders’.
Da inizio dello scorso novembre abbiamo pubblicato alcune vignette di Stefano Disegni sul nostro portale Angelipress. Le vignette sono state realizzate per il programma televisivo in onda su Rai 2 la domenica "O anche no", condotto da Paola Severini Melograni, con tema l'inclusione, la solidarietà e la diversabilità. Qui invece la vignetta speciale di auguri di buon anno "sempre e comunque" da Disegni.
È inevitabile associare il periodo natalizio ai regali, il che non significa soltanto riceverli, ma, soprattutto, farli. Fare i regali più che un piacere, ormai, è diventato quasi un obbligo. Io personalmente ogni volta che devo fare un regalo vado in panico, voglio fare il regalo perfetto. Cosa piace a quella determinata persona? Non è che poi regalo qualcosa che non va bene e faccio una figuraccia? Perché sbagliare i regali è quasi una costante. Se mi dessero un euro per ogni regalo palesemente sbagliato e soprattutto riciclato, probabilmente ora potrei permettermi quella bellissima borsa Dior modello saddle. Quando a sbagliare il regalo sono persone che, tutto sommato, non ti sono così vicine, non c’è problema - dopo tutto è già apprezzabile il pensiero -, ma quando a sbagliare il fatidico regalo è tuo nonno paterno, la situazione è esilarante. Forse bisognerebbe fare un passo indietro per capire meglio che cosa io intenda per regalo sbagliato da parte di mio nonno. Innanzitutto c’è da dire che mio nonno è una categoria a parte, un caso disperato. Anche il mio rapporto con lui, sempre che mi sia possibile definirlo tale, è alquanto singolare. Ma non è questo il punto: lui i regali o non li fa o, quando li fa, entreranno a far parte degli aneddoti che si raccontano per far capire quanto nella tua famiglia ci siano soggetti ‘sui generis’. Di certo uno degli aneddoti preferiti risale al lontano 1982, anno dei Mondiali di calcio. Fu così che mio nonno si approprio’ indebitamente di una maglietta da calcio dell’amico adolescente di uno dei suoi figli, per poi regalarla a quel figlio il giorno di Natale con tanto di bigliettino e carta regalo. Gli scettici diranno che questo fu un episodio isolato, ma non fu così perché avendo quattro figli e tre nipoti ogni anno la sua creatività raggiunge vette inenarrabili. Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Come quando, nel 2015 mi regalò un pezzo di legno di una cassetta per la frutta presa ‘in prestito’ dal mercato sotto casa, sostenendo che ne avessi bisogno per il camino - che tra l’altro, se proprio vogliamo essere pignoli, non può essere acceso se non per cucinare -. Potrei elencare altri meravigliosi regali creativi di mio nonno, ma senza andare troppo lontano quest’anno la sua personale ‘Rinascente’ per i regali è stata la discarica, forse preso dallo spirito ecosostenibile di Greta Thunberg. Quindi per tutti quelli che non si capacitano di come io sia così fissata nel cercare il regalo perfetto, la risposta è solo una: vi sfido a spacchettare la mattina di Natale un pezzo di legno preso da una cassetta per la frutta fingendo sorpresa, gioia e gratitudine per il meraviglioso dono.
Rebecca Zoe De Luca
Marevivo ha pubblicato una serie di utili consigli da adottare per delle feste all’insegna della sostenibilità: dalle decorazioni alle carte da regalo, dai regali sostenibili fino ad una rivisitazione dei tradizionali pranzi e cene delle festività.
Per le decorazioni e carte da regalo è consigliato riusare della carta o dei tessuti di scarto di cui quasi sempre disponiamo in casa e di non usare lo scotch di plastica, bensì quello in carta. Ogni anno, e solo nel Regno Unito, vengono usati 1,5 miliardi di biglietti di auguri e 83 chilometri quadrati di carta da regalo.
Per chi volesse fare un regalo diverso dal solito, e non solo fine a sé stesso, potrebbe decidere di regalare una pianta, oppure dei prodotti alimentari locali e biologici. Un buon libro potrebbe essere apprezzato, anche sottoforma di Ebook.
Per i pranzi e le cene si può optare invece per un menù vegano o vegetariano. E per chi proprio non riuscisse a fare a meno della carne, potrebbe semplicemente stare attento a non sprecare cibo e a non usare oggetti in plastica monouso.
Per vedere nel dettaglio i consigli e magari alcune ricette alternative cliccare al seguente link: https://marevivo.it/blue-news/12-consigli-eco-friendly-per-un-natale-sostenibile/
In Sardegna sta prendendo piede il progetto “Sardegna rinnovabile” definito da WWF, Greenpeace, Legambiente e Kyoto Club che mira a fornire l’isola di energia interamente pulita. Il programma firmato dall’Alleanza delle associazioni ambientaliste vuole essere da esempio per l’intero paese per ciò che concerne la transizione energetica; la Sardegna è altamente dipendente da combustibili fossili non essendo presente una rete gas sul territorio. In un sondaggio effettuato dal Wwf ben il 94% degli intervistati dell’isola si è detto favorevole del passaggio dal carbone alle fonti rinnovabili.
“La Sardegna già presenta alcuni modelli consolidati di realtà sul territorio in grado di produrre autonomamente energia pulita, vendendo la sovrapproduzione, come le comunità energetiche di Benetutti, Berchidda, Borutta o il progetto del comune di Porto Torres con gli impianti fotovoltaici pagati dal comune. Le comunità energetiche sono un esempio reale e dimostrano come le aziende del territorio, le amministrazioni e i cittadini possano investire in maniera proficua su un sistema energetico innovativo che guardi al futuro, incentrato sulle energie pulite.” Sostiene Carmelo Spada, delegato del WWF Sardegna.
“Lo sviluppo dell’infrastruttura energetica sarda nei prossimi anni rappresenterà un passaggio significativo per le politiche energetiche nazionali. Dato il suo immenso potenziale ambientale, la Sardegna, attraverso le fonti di energia rinnovabili, potrebbe diventare la prima Regione d’Europa libera dai combustibili fossili, a zero emissioni di CO2.” Afferma Luca Iacoboni, responsabile Energia e Clima di Greenpeace Italia: “Per questo motivo, è necessario fare un passaggio decisivo verso un sistema efficiente, basato su nuove tecnologie a basse o nulle emissioni di carbonio. Decarbonizzare il sistema contribuirebbe a raggiungere gli obiettivi climatici, a migliorare
l’occupazione e non per ultimo ridurre i costi a carico dalla popolazione.”
https://www.wwf.it/news/notizie/?55381/Nasce-lalleanza-Sardegna-Rinnovabile
Il Consiglio dei Geoparchi Unesco, ossia il comitato tecnico presieduto da geologi, ha dato parere favorevole ai fini dell’iscrizione nella lista Unesco dei due Parchi dell’Aspromonte e della Maiella. Ora si dovrà attendere il prossimo marzo per la decisione finale da parte del Consiglio esecutivo dell’Unesco. Affinché siano riconosciuti come geoparchi Unesco i potenziali candidati devono avere introdotto “efficaci meccanismi di tutela e gestione dei valori ecosistemici, assicurando al contempo lo sviluppo sostenibile anche mediante partenariati promossi tra i soggetti culturali, sociali ed economici della comunità del parco”.
“Con questo primo via libera tecnico – osserva il ministro dell’Ambiente Sergio Costa - l’Italia torna a essere protagonista anche in questo settore dell’Unesco, potenziando la rete delle Zone economiche ambientali e offrendo agli altri Paesi membri dell’agenzia delle Nazioni Unite un modello di crescita che sappia coniugare la salvaguardia dell’ecosistema e lo sviluppo dei territori”. In caso di esito positivo anche del Consiglio esecutivo i parchi si andrebbero ad aggiungere a quelli tuttora presenti nella lista Unesco facenti parte del territorio italiano: Madonie (2004), Rocca di Cerere (2004), Beigua (2005), Adamello-Brenta (2008), Cilento Vallo di Diano e Alburni (2010), Colline metallifere toscane (2010), Alpi Apuane (2011), Sesia-Val Grande (2013) e Pollino (2015).
https://www.minambiente.it/comunicati/ambiente-primo-ok-il-riconoscimento-dei-parchi-dell-aspromonte-e-della-maiella-come
Il Wwf mette in guardia sulla provenienza ignota di gran parte della carbonella che usiamo per i nostri barbecue. In Europa si consumano all’anno circa un milione di tonnellate di carbone a legna di cui 750mila sono importate soprattutto da Ucraina, Nigeria, Cuba, Namibia, Russia, Indonesia e Paraguay. In gran parte di questi stati si è alle prese con la piaga della deforestazione illegale. Lo studio del Thunen Insitute for Wood Research ha analizzato 150 confezioni di carbonella di legna e briquette comprati in 11 paesi europei; analizzando l’anatomia di 4.500 frammenti di carbone, ossia 30 per sacco, è emerso che oltre il 46% del carbone proveniva da paesi sub-tropicali e tropicali del pianeta. Percentuale invece che saliva di oltre il 60% in Spagna, Italia, Polonia e Belgio.
Le richieste WWF all’Europa: Zero carbonella illegale. È urgente stabilire regole di trasparenza del confezionamento e un maggiore rigore nella selezione dei paesi produttori a rischio. Gli importatori europei sono esclusi dal rispetto della procedura due diligence per prevenire il commercio di legname illegale in Europa (EU Timber Regulation -EUTR) e che si applica al legno e a molti prodotti da esso derivati. Se la norma comprendesse anche il carbone di legna, l'onere della prova spetterebbe anche agli importatori di carbone di legna, che dovrebbero dimostrare, nell'ambito del processo di due diligence, che quello importato proviene da fonti legali.
Le indicazioni WWF ai consumatori: Al momento l’unica scelta utile del cittadino è quella di consumare solo carbone per barbecue di cui il rivenditore fornisce sulla confezione complete informazioni rispetto alle specie legnose originarie e con l’etichetta Forest Stewardship Council-FSC attestante la gestione forestale responsabile della foresta.
https://www.wwf.it/news/notizie/?55382/Operazione-Zero-carbonella-illegale
La prima barriera siciliana “acchiappa-plastica”, installata da Marevivo con il sostegno della Fondazione CON IL SUD e altre associazioni, ha bloccato 400 chili di rifiuti sul fiume Platani. La barriera, posizionata sulla foce del fiume nella provincia di Agrigento era stata installata lo scorso 18 febbraio; tra i rifiuti bloccati, e successivamente smaltiti, erano presenti contenitori di prodotti per l’agricoltura, bidoni, flaconi di plastica, bottiglie di vetro e di plastica, cassette di plastica, polistirolo e rifiuti ingombranti.
«L’80% dei rifiuti marini, di cui una gran parte è plastica, è trasportata in mare dai corsi d’acqua – dichiara Fabio Galluzzo, vicepresidente di Marevivo e responsabile di Marevivo Sicilia – le barriere blocca plastica possono costituire un efficiente sistema inibitivo per la riduzione dell’inquinamento marino. Tutti i rifiuti periodicamente recuperati al Platani saranno correttamente differenziati e smaltiti grazie all’intervento dei servizi integrati di igiene ambientale del Comune di Ribera e ciò contribuirà efficacemente a frenare una parte del degrado che logora la bellezza dell’habitat fluviale e marino e della Riserva della Foce del Fiume Platani.»
https://marevivo.it/blue-news/blue-news-inquinamento/quintali-di-rifiuti-bloccati-dalla-barriera-alla-foce-del-fiume-platani/