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giovedì, 28 Marzo, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

Ci vorrebbe un miracolo. I nostri auguri di natale

Come vedete dall’immagine sopra queste poche righe (è un muro di Trastevere) per il nostro miracolo andiamo a cercare uno strano e dimenticato personaggio dell’antica dottrina dei soviet (perché del comunismo, alla fine, non si butta mai nulla!).Anton Semenovic Makarenko, che fu un grandissimo pedagogista, considerato l’educatore sovietico ufficiale, morto a Mosca nel 1939, prima di vedere il disastro dell’impero sovietico. Durante tutta la sua vita aveva immaginato la pedagogia come lo strumento per creare l’uomo sovietico(terribile previsione poi non realizzata,per fortuna nostra) che avrebbe portato il “sol dell’avvenire”e realizzato la rivoluzione rendendo l’umanità felice.

Perché parlare di questo ormai dimenticato personaggio? Nel suo libro “Poema pedagogico” usa un’espressione che ci ha affascinati: “Moralmente handicappato”, e parla della possibilità di trasformare un vulnus in una risorsa, ossia trarre vantaggio da un disagio. Noi siamo convinti che la disabilità, fisica, psichica e sensoriale può essere concepita come l’opportunità per rinsaldare i valori di una comunità, stabilire modelli positivi, rovesciare il concetto di differenza e, in particolare nel nostro mestiere (facciamo i comunicatori), mutare quella che viene chiamata da Lipovetsky “beneficenza mediatica”, ossia quando i dolori diventano occasioni di intrattenimento ed è ancora una volta la cultura edonista di massa che si afferma. La nostra(cronologicamente)ultima scommessa, che la televisione pubblica ci ha dato la possibilità di giocare, dall’ottobre 2019 ad oggi grazie alle tre serie di “O anche no”, è il risultato di un lavoro cominciato quasi 50 anni fa che ha scelto di non usare MAI i buoni sentimenti per una messa in scena, ma di giocare una partita politica dove ciascuno degli attori, i media, gli operatori dell’informazione, le associazioni, le famiglie, lo stato e infine il governo, trovano il loro giusto posto.

Abbiamo fornito proposte di impegno ai telespettatori ma anche agli stakeholders di questa partita, abbiamo scavalcato l’ipotesi di utilizzare emozioni fittizie proponendo (senza mai dimenticare la denuncia) di dare finalmente la visibilità alle buone pratiche. Abbiamo deciso che tre parole, “si può fare” non sono soltanto più una dichiarazione, ma una realtà. Ora ci aspettiamo di essere non solo seguiti, ma anche accompagnati e sostenuti. Abbiamo preso le distanze da quella che sempre gli inglesi(primi analizzatori del No Profit) chiamano “charity business”, o meglio ricatto della carità, e dall’altra parte abbiamo scelto di non fare a meno di una visione più ampia che non sia soltanto orientata all’ascolto. Non abbiamo somministrato lo spettacolo del dolore attraverso il format, e nemmeno attraverso Angelipress, o con Radio Rai.
Abbiamo scelto un’altra strada, impervia, alla quale chi ci segue non era abituato, e ci abbiamo provato. Facciamo gli auguri a voi e a noi, e vi chiediamo: aiutateci a continuare a provarci, stavolta insieme. Per quello che riguarda la nostra agenzia, Angelipress.com è cresciuta in modo esponenziale (il nostro indice di letture è equivalente a quello di tre piccoli quotidiani). Nel metterci come sempre a disposizione di chi ci segue, facciamo nostra la frase di Don Milani: “Vogliamo esseri disturbatori delle coscienze”! Il Santo Natale, per i cristiani,il termine di questo anno terribile, per i nostri amici ebrei e musulmani, il futuro che ci aspetta per tutte le donne e uomini di buona volontà, è racchiuso in questa frase che ci apre alla speranza.
Cambiare si può, lo dimostrano ogni giorno i nostri ragazzi delicati, gli eroi veri di quest’anno ormai al termine. Sono riusciti a fare cose che nessuno di noi poteva nemmeno immaginare.Seguiteli domani alle 9,30 su rai 2 e domenica 27 dicembre. Cambiare si può.

Paola Severini Melograni, Eugenio Giannetta, Andrea Battilana, Stefania Viglietta, Dominique Febin, Michela Mayla, gli Autorevoli Editorialisti per Angelipress, la redazione della Sfida della Solidarietà e la redazione di OancheNo.

 

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