L’invito ad agire in fretta e la richiesta di un piano per l’apertura immediata di edifici e stabili di pronto utilizzo, del Comune o dello Stato, nonché di alberghi e strutture attualmente chiuse per il Covid-19
Sono otto le persone senza fissa dimora morte in strada a Roma dall'inizio di novembre. L'ultimo clochard è morto ieri a Ostia, mentre qualche giorno prima a morire è stato Mario, un uomo di 58 anni, deceduto proprio davanti l'ingresso di un albergo chiuso per il covid. Una situazione, denuncia la comunità di Sant'Egidio, inaccettabile per la capitale d'Italia. Per questo la comunità chiede alle istituzioni di eliminare le lungaggini burocratiche e fornire una soluzione concreta al problema, magari aprendo ai senza fissa dimora le strutture ricettive ora chiuse causa covid, dando in cambio un indennizzo ai proprietari. "L’inverno, quest’anno, arriva nel cuore di una pandemia non risolta che ha aggravato la condizione di chi vive per strada accentuandone l'isolamento – scrive la comunità di Sant'Egidio nel suo appello – Di fronte al freddo – che certamente, in questa stagione, non può considerarsi un’eccezione – occorre agire in fretta scavalcando l’ordinaria, colpevole, burocrazia che dispensa gli aiuti con il contagocce".
Sono 3mila i clochard che passano la notte in strada
Sono 800, secondo i dati forniti dalla comunità di Sant'Egidio, i posti letto offerti durante l'anno dal comune di Roma per le persone senza fissa dimora. Per l'inverno, ne sono stati aggiunti solo alcune decine in più, mentre "la Comunità, la Caritas e le altre associazioni accolgono complessivamente 1.700 persone, cioè il doppio". Le persone ancora in strada, sono circa 3mila. "Sant’Egidio chiede alle istituzioni – con un piano coordinato dalla prefettura – la disponibilità immediata di edifici e stabili di pronto utilizzo, del Comune o dello Stato, nonché di alberghi e altre strutture attualmente chiuse per il Covid-19 – anche con la messa disposizione di appositi contributi per i proprietari – e, più in generale, una sinergia con la società civile che in questi mesi ha mostrato generosità negli aiuti a chi è più fragile".
Articolo: di Natascia Grbic per fanpage.it
L’invito ad agire in fretta e la richiesta di un piano per l’apertura immediata di edifici e stabili di pronto utilizzo, del Comune o dello Stato, nonché di alberghi e strutture attualmente chiuse per il Covid-19
Sono otto le persone senza fissa dimora morte in strada a Roma dall'inizio di novembre. L'ultimo clochard è morto ieri a Ostia, mentre qualche giorno prima a morire è stato Mario, un uomo di 58 anni, deceduto proprio davanti l'ingresso di un albergo chiuso per il covid. Una situazione, denuncia la comunità di Sant'Egidio, inaccettabile per la capitale d'Italia. Per questo la comunità chiede alle istituzioni di eliminare le lungaggini burocratiche e fornire una soluzione concreta al problema, magari aprendo ai senza fissa dimora le strutture ricettive ora chiuse causa covid, dando in cambio un indennizzo ai proprietari. "L’inverno, quest’anno, arriva nel cuore di una pandemia non risolta che ha aggravato la condizione di chi vive per strada accentuandone l'isolamento – scrive la comunità di Sant'Egidio nel suo appello – Di fronte al freddo – che certamente, in questa stagione, non può considerarsi un’eccezione – occorre agire in fretta scavalcando l’ordinaria, colpevole, burocrazia che dispensa gli aiuti con il contagocce".
Sono 3mila i clochard che passano la notte in strada
Sono 800, secondo i dati forniti dalla comunità di Sant'Egidio, i posti letto offerti durante l'anno dal comune di Roma per le persone senza fissa dimora. Per l'inverno, ne sono stati aggiunti solo alcune decine in più, mentre "la Comunità, la Caritas e le altre associazioni accolgono complessivamente 1.700 persone, cioè il doppio". Le persone ancora in strada, sono circa 3mila. "Sant’Egidio chiede alle istituzioni – con un piano coordinato dalla prefettura – la disponibilità immediata di edifici e stabili di pronto utilizzo, del Comune o dello Stato, nonché di alberghi e altre strutture attualmente chiuse per il Covid-19 – anche con la messa disposizione di appositi contributi per i proprietari – e, più in generale, una sinergia con la società civile che in questi mesi ha mostrato generosità negli aiuti a chi è più fragile".
A trent'anni dalla morte dello scrittore siciliano, il libro di Valter Vecellio propone riflessioni” sullo Sciascia “civile”, più propriamente “politico”. Lo Sciascia che quasi sempre si tende a rimuovere, ignorare: le posizioni pubbliche di Sciascia, sempre composte, mai sguaiate o volgari, erano (anzi: sono) sempre scomode al potere, ai poteri.
L’intellettuale, scriveva Nicola Chiaromonte, «Non rappresenta nulla se non rappresenta l’individuo e la sua libertà, se non mantiene a qualun- que costo il principio stesso dell’individualità, il diritto al dubbio e alla critica, il senso del vero e del falso, il rifiuto delle menzogne inutili. In questo, la sua funzione è eminentemente sociale, solidale dei diritti di ognuno, e dei più umili: cioè dei più silenziosi e più facilmente ingannabili…». Ecco: questo è stato Leonardo Sciascia: con i suoi libri e i suoi interventi, il suo essere, il suo “fare”. Per primo, e praticamente da solo, ha saputo immortalare l’aberrazione mafiosa nella nostra letteratura e nella nostra vita civile. Ha ammonito che la legge, che la sua certezza, la certezza delle regole, l’uguaglianza di tutti, di fronte alla legge, è quanto va opposto all’“emergenza” del male, “politica” o criminale che sia.
Un Diderot siciliano che applica la ragione: più propriamente l’anticon- formismo della ragione, con lo scetticismo e insieme la partecipazione di chi osserva e sa vedere; e costantemente dedica la sua attenzione e intransigenza alle istituzioni, la sua pietà alle persone. La Giustizia come “ossessione”, impegnato in una quotidiana azione di “rottura”: di questa specie di patto tra la stupidità e la violenza che si manifesta nelle cose italiane; dell’equivalenza tra il potere, la scienza, e la morte che sembra stia per stabilirsi nel mondo.
In questo libro si parla di uno Sciascia politico, che consapevolmente “confonde” etica e politica. Uno Sciascia che non per caso si ignora e si cerca di occultare.
Questa seconda edizione è stata arricchita con interviste e testimonianze della figlia di Leonardo Sciascia, Annamaria e dei nipoti Fabrizio e Vito Catalano; dell’amico di sempre Stefano Villardo, dello scultore Maurilio Catalano, del giornalista e scrittore Matteo Collura, di Emanuele Macaluso, e di Giampiero Mughini.
Edith Bruck torna al genere autobiografico affidando alle pagine di questo intenso e sofferto memoir i ricordi di una vita intera. Dalla truce esperienza dei lager fino a giungere ai giorni nostri, con una serie di preziosissime riflessioni sui pericoli dell’attuale ondata xenofoba, ma anche con una serie di quadri commoventi, in cui le esperienze della vecchiaia assumono i toni sfumati di un dolce ricordo d’infanzia.
Per non dimenticare e per non far dimenticare, Edith Bruck, a sessant’anni dal suo primo libro, sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l’infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di campi di concentramento.
Miracolosamente sopravvissuta con il sostegno della sorella più grande Judit, ricomincia l’odissea. Il tentativo di vivere, ma dove, come, con chi? Dietro di sé vite bruciate, comprese quelle dei genitori, davanti a sé macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, l’accoglienza e l’ascolto pari a zero, e decide di fuggire verso un altrove. Che fare con la propria salvezza?
Bruck racconta la sensazione di estraneità rispetto ai suoi stessi familiari che non hanno fatto esperienza del lager, il tentativo di insediarsi in Israele e lì di inventarsi una vita tutta nuova, le fughe, le tournée in giro per l’Europa al seguito di un corpo di ballo composto di esuli, l’approdo in Italia e la direzione di un centro estetico frequentato dalla “Roma bene” degli anni Cinquanta, infine l’incontro fondamentale con il compagno di una vita, il poeta e regista Nelo Risi, un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre sessant’anni.
Fino a giungere all’oggi, a una serie di riflessioni preziosissime sui pericoli dell’attuale ondata xenofoba, e a una spiazzante lettera finale a Dio, in cui Bruck mostra senza reticenze i suoi dubbi, le sue speranze e il suo desiderio ancora intatto di tramandare alle generazioni future un capitolo di storia del Novecento da raccontare ancora e ancora.
Questo libro racconta il genio e la creatività italici, la capacità innata di far fronte alle difficoltà e di superarle in maniera semplice, singolare, innovativa. Intuizione? Fortuna? Impegno? Ultima chance? Passione? Abilità? Rischio? Momento giusto? Un pizzico di ciascun ingrediente ha permesso a tante imprese grandi e piccole di fronteggiare la crisi da coronavirus. Questo primo catalogo di soluzioni impresa è un antistress, un sostegno, un impulso e un personalissimo work in progress che inizia dagli spazi lasciati bianchi nel libro - per appuntare le tue idee - e prosegue in rete nel blog dedicato. Perché anche tu, come loro, puoi innovare e riuscire.
Su Sportweek di Gazzetta un numero spoeciale con i sette punti dell'enciclica dello sport di Papa Francesco. Ecco i sette punti:
Lealtà: "Lo sport è rispetto delle regole ma anche lotta al doping. Prendere le scorciatoie è una delle tentazioni con cui spesso abbiamo a che fare nella vita"
Impegno: "Il talento è niente senza applicazione".
Sacrificio: "Il sacrificio è termine che lo sport spartisce con la religione.".
Inclusione: "I Giochi, da sempre, sono un segno di inclusione, contrapposta alla cultura del razzismo".
Spirito di gruppo: "Fare squadra è essenziale nella logica dello sport".
Ascesi: "Le storie delle grandi imprese ci inducono a pensare che il gesto sportivo sia una sorta di ascesi".
Riscatto: "Dire sport è dire riscatto, possibilità di redenzione per tutti gli uomini. Non basta sognare il successo, occorre svegliarsi e lavorare sodo".
I bambini hanno diritto alla salute mentale di chi li mette al mondo, li alleva e li educa. I cittadini hanno diritto alla salute mentale di chi li governa.
«Non sarebbe ragionevole richiedere a insegnanti, politici, economisti, amministratori, tutori dell’ordine, legislatori, sacerdoti di sottoporsi a un costante e qualificato percorso di conoscenza di sé, così da individuare e curare i propri problemi prima di impegnarsi a risolvere quelli degli altri?» - Maria Rita Parsi
«Il potere distruttivo esprime, nel microcosmo familiare come nel macrocosmo sociale, il malessere, il disagio psicologico, quando non l’evidente disturbo mentale, dettati dall’angoscia di morte, dalla paura, dalla rabbia, dalla frustrazione, dall’impotenza di chi lo ricerca, di chi lo esercita o tenta di esercitarlo. E, ancora, di chi lo accetta e lo sostiene facendolo, per delega, esercitare ad altri. […] Il Manifesto contro il potere distruttivo è stato pensato e scritto contro tutti i dittatori e contro tutti i potenti e gli sfruttatori criminali che ancora opprimono, con le loro imprese e le loro perversioni, milioni di esseri umani e tante nazioni del mondo. E, ancora, è stato pensato e scritto, con l’aiuto di molti, per denunciare non soltanto quei dittatori ma tutti gli psicopatici, i narcisisti maligni, gli accumulatori seriali di denaro, armi, beni e territori; i ‘Signori della guerra’ che alimentano odi, orrori e conflitti.» - Maria Rita Parsi
Completano il libro il Decalogo del potere positivo, il Decalogo della pace, il Decalogo dei diritti delle bambine. Con un’antologia di testi di E. Fromm, M. Schatzman, L. De Marchi, S. Morace e D. Renzi, F. Cetta, F. Di Giulio, S. Giannella, I. Rizzi, D. Bendura. Postfazione di Salvatore Giannella.
Nasce Uqbar, la nuova collana di Edizioni Tlon che raccoglie in formato ebook gli interventi che hanno animato “Prendiamola con filosofia”, il primo festival digitale nato durante il lockdown e seguito da due milioni e mezzo di spettatori, ideato dal progetto filosofico Tlon e condotto dai suoi fondatori Maura Gancitano e Andrea Colamedici, che ha ospitato i grandi nomi del panorama filosofico e culturale internazionale. Brevi ma densissimi, questi contributi offrono agili e autorevoli strumenti per affrontare una stagione complessa ma non priva di stimoli.
Tutti i titoli della collana, proposti con testo originale a fronte, avranno un prezzo simbolico di 1,99€ e i proventi dalla vendita saranno interamente devoluti in beneficenza all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
«Oggi più che mai non siamo nella stessa barca, ma nella stessa tempesta. Da editore sono felice che alcuni tra i più grandi marinai dell'intelletto abbiano condiviso con noi le istruzioni per navigare questi tempi incerti. Ne è nata una collana di giganti del pensiero, uniti dalla capacità di orientare le nostre bussole e ridisporci al viaggio». Andrea Colamedici
In arrivo il 13 gennaio 2021, i primi tre ebook della collana vedranno protagonisti quattro grandi nomi della scena culturale mondiale:
# Viaggiare dentro sé stessi di Alain de Botton
Un illuminante dialogo con lo scrittore svizzero, fondatore della School of Life, sul ruolo che può avere la filosofia in una situazione difficile come quella del confinamento, su cosa possa significare l’isolamento e sulla difficoltà di stare soli con sé stessi, sulle grandi e nuove possibilità di relazione che allo stesso tempo ne possono scaturire.
# Siamo bambini di Jean-Luc Nancy
L’intenso intervento del filosofo francese che pone l'accento sulle disuguaglianze sociali che la pandemia ha contribuito ad aumentare e sull'urgenza di imparare a vivere in una società più giusta.
# Poesia e preghiera di Franco Arminio e Vito Mancuso
Una conversazione, memorabile e ricchissima, con due grandi intellettuali italiani del nostro tempo sul ruolo che possono ricoprire la poesia e la preghiera in momento difficile come quello che stiamo ancora attraversando.
Di prossima pubblicazione per il 2021 gli interventi dei filosofi Peter Singer, Judith Butler, Miguel Benasayag e Richard Tarnas.
Raccolta fondi 1 dicembre 2020 - 31 gennaio 2021 - Selezionato nel bando Impatto+ di Banca Etica
Piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso https://sostieni.link/26841
L’Associazione Triciclo OdV ha avviato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding di Produzioni dal Basso, per finanziare il progetto educativo #ecogeneration - La scuola verso una generazione ecosostenibile destinato ai bambini del secondo ciclo delle scuole primarie (8-10 anni), ai loro insegnanti e ai loro genitori.
Obiettivo del progetto è insegnare ai bambini l’importanza di rispettare e curare l’ambiente e di adottare abitudini di vita in armonia con la natura, affinché diventino protagonisti del cambiamento verso un futuro eco-sostenibile. Questa azione concorre al raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite “Entro il 2030, fare in modo che le persone abbiano in tutto il mondo le informazioni rilevanti e la consapevolezza in tema di sviluppo sostenibile e stili di vita in armonia con la natura” (Target n. 12.8 dell’Agenda 2030). La realizzazione del progetto consentirà di offrire gratuitamente a 20 classi delle scuole del torinese laboratori didattici in presenza e, a molte altre, materiali educativi digitali on line gratuiti. Il progetto nasce dall’esperienza della nostra “editoria cartonera” https://www.triciclo-onlus.org/index.php/editoria/cartonera/267-libretti-del-laboratorio-cartonero
Se si riuscirà a raccogliere almeno il 75% del totale, la banca integrerà fino al raggiungimento del budget totale di 7.500,00 euro. “Realizzando questo progetto - sottolinea il presidente Giorgio Tartara - potremo rispondere ai bisogni educativi di un numero maggiore di scuole e arricchire la nostra offerta con una più ampia gamma di prodotti digitali e di tele didattica. Nei nostri laboratori le attività di tipo operativo, come la rilegatura e la pittura delle copertine di cartone di riciclo, diventano veicolo per favorire l’apprendimento delle informazioni contenute nei testi, semplici, vivaci e accattivanti, realizzati dai nostri volontari. Il risparmio idrico, il riciclo degli scarti e della carta, la riduzione dei rifiuti e dell’uso improprio delle plastiche monouso, le nostre scelte alimentari, i mezzi di trasporto che utilizziamo per muoverci sono alcuni dei temi che i bambini potranno approfondire. Con i prodotti digitali potremo estendere i confini della nostra azione a nuovi ambiti territoriali, ma anche rispondere efficacemente ai bisogni delle scuole in momenti di emergenza come quelli originati dall’attuale pandemia”.
Per saperne di più sul progetto https://donazioni.triciclo-onlus.org/
Aiutaci a realizzare questo progetto. DONA ORA link https://sostieni.link/26841
“Molto bene il clima positivo di queste prime settimane di vaccinazione: questa forte collaborazione istituzionale è necessaria per vincere la difficile sfida contro il virus, grazie all’impegno costante del personale delle nostre strutture sanitarie”, così Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni ha commentato l’esito del vertice odierno con in ministri Speranza e Boccia ed il commissario Arcuri.
“Stiamo lavorando per garantire la massima velocità e rispettare i tempi in questa prima fase di campagna vaccinale.
Attendiamo l’arrivo del personale ulteriore che ha risposto al bando del Commissario Arcuri e continuiamo a garantire la massima disponibilità per la più efficace collocazione territoriale delle dosi vaccinali in arrivo.
Aspettiamo, con il Governo, ulteriori imminenti buone notizie sul fronte delle autorizzazioni degli altri vaccini che consentirebbero di far fronte in tempi rapidi alla vaccinazione degli ultraottantenni e poi delle restanti fasce della popolazione.
Abbiamo anche manifestato – ha proseguito Bonaccini - la nostra disponibilità a collaborare perché si possa fare un accordo quadro con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per coinvolgerli in questo importante sforzo collettivo.
Significativo che sia i ministri Speranza e Boccia che il Commissario Arcuri abbiano manifestato, anche nel corso dell’incontro odierno, gratitudine per l’impegno delle Regioni e per la dedizione encomiabile del personale sanitario impegnato in questa primissima fase. Un lavoro corale che ha fatto raggiungere al nostro Paese percentuali di vaccinazioni ragguardevoli. Andiamo avanti – ha concluso il Presidente della Conferenza delle Regioni - sulla strada della collaborazione istituzionale, stando lontano da sterili polemiche”.
“Proteggere le persone con maggiori fragilità dal Coronavirus dev’essere prioritario. Insieme agli operatori del sistema sanitario impegnati nella quotidiana lotta contro la pandemia, al personale delle RSA e agli ospiti, è opportuno vaccinare anche le persone con disabilità gravi e patologie croniche o degenerative”. Lo richiede AISLA Firenze, sezione fiorentina di AISLA Onlus. “Non possiamo dimenticarci di queste persone che hanno già pagato e stanno pagando un prezzo molto alto nell’emergenza in termini di contrazione dei servizi, dell’assistenza e non solo. Preziosa in tal senso la risoluzione presentata dal Gruppo Consiliare a Palazzo Vecchio del Partito Democratico che ha chiesto l’inserimento di queste categorie nella campagna vaccinale. Chiediamo quindi – ribadiscono da AISLA Firenze – di sanare quanto prima questa lacuna”.
Dall’11 al 15 gennaio la mattina alle 10 e mercoledì 13 anche in prima serata
È dedicata al regista veneto Damiano Michieletto la programmazione operistica della settimana dall’11 al 15 gennaio che Rai Cultura propone sul suo canale Rai5 tutte le mattine alle 10 e il mercoledì anche in prima serata.
Si inizia lunedì 11 gennaio con L’elisir d'amore di Gaetano Donizetti, andato in scena al Macerata Opera Festival nell’estate del 2018. Protagonisti Mariangela Sicilia, John Osborn, Iurii Samoilov, Alex Esposito e Francesca Benitez. Sul podio Francesco Lanzillotta. Regia tv a cura di Francesca Nesler.
Segue, martedì 12 gennaio, il Sigismondo di Gioachino Rossini, andato in scena al Rossini Opera Festival di Pesaro nel 2010 con la direzione musicale di Michele Mariotti. Protagonisti sul palco Daniela Barcellona, Andrea Concetti, Olga Peretyatko, Antonino Siragusa, Manuela Bisceglie ed Enea Scala. Regia tv a cura di Tiziano Mancini.
Mercoledì 13 gennaio l’appuntamento è doppio: la mattina alle 10 va in onda Il viaggio a Reims di Rossini, andato in scena al Teatro dell’Opera di Roma nel 2017 con Stefano Montanari sul podio. Nel cast Mariangela Sicilia, Anna Goryachova, Maria Grazia Schiavo, Francesca Dotto, Juan Francisco Gatell, Adrian Sâmpetrean, Nicola Ulivieri. Regia tv di Carlo Gallucci. In prima serata alle 21.15 invece, sempre dell’Opera di Roma e sempre del 2017, è proposta La damnation de Faust di Hector Berlioz, che si è aggiudicata il Premio “Abbiati” della Critica Musicale Italiana. Sul podio è protagonista Daniele Gatti. Nel cast Pavel Černoch, Alex Esposito, Veronica Simeoni e Goran Jurić. Regia tv di Claudia De Toma.
Giovedì 14 gennaio è la volta della Vedova allegra di Franz Lehár, ancora dell’Opera di Roma, andata in scena al Teatro Costanzi nel 2019. Nel cast Nadja Mchantaf, Paulo Szot, Anthony Michaels- Moore, Adriana Ferfecka, Peter Sonn, Marcello Nardis. Regia tv di Claudia De Toma.
Chiude il ciclo, venerdì 15 gennaio, Madama Butterfly di Giacomo Puccini, prodotta dal Teatro Regio di Torino nel 2014. Interpreti principali: Amarilli Nizza, Massimiliano Pisapia, Alberto Mastromarino, Giovanna Lanza. Sul podio Pinchas Steinberg. Regia televisiva a cura di Francesca Nesler.
La successiva settimana operistica, dal 18 al 22 gennaio, sarà dedicata a Emma Dante.
Il 14 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, uscirà “Anne Frank. La mia vita”, un’edizione illustrata per ragazzi della biografia definitiva di Mirjam Pressler (l’unica approvata dalla Fondazione Anne Frank di Basilea). La novità sta nel punto di vista inedito in cui viene descritta Anne, vista non come vittima ma come un’adolescente volitiva e passionale. Il libro uscirà per le Edizioni Sonda.
Ci hanno sempre presentato Anne Frank come una ragazzina timida, riflessiva e sognatrice. La vittima per eccellenza del nazismo. In questo ritratto a tutto tondo la scopriamo energica, passionale e volitiva. Decisa a farsi strada attraverso la scrittura. Non una vittima, ma una ragazza coraggiosa. È arrivato il momento di conoscere la vera Anne Frank. La biografia definitiva approvata dalla Fondazione Anne Frank di Basilea. Età di lettura: da 12 anni.
Grazie alla vendita della passata di pomodoro biologico prodotta dalla cooperativa sociale Altereco di Cerignola sul terreno confiscato Terra Aut, è possibile sostenere due importanti realtà della città di Foggia che si occupano di accoglienza e contrasto alla povertà. Tutte le informazioni sull’iniziativa e in generale sul progetto a questo link: