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giovedì, 28 Marzo, 2024

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Cultura Crea si rinnova

Raddoppia l’incentivo per le imprese turistico-culturali del Sud, promosso dal Ministero della Cultura nel PON “Cultura e Sviluppo” gestito da Invitalia: da aprile due sportelli agevolativi

Novità in arrivo per Cultura Crea, l’incentivo promosso dal Ministero della Cultura per il so-stegno alle iniziative imprenditoriali nel settore culturale, creativa e turistico nelle regioni del mezzogiorno: ampliamento della platea dei beneficiari e delle spese ammesse alle agevolazioni, ma anche uno sportello ad hoc per sostenere le imprese danneggiate dalle restrizioni legate all’emergenza Covid-19.

Il programma

Finanziato a partire dal 2016 con risorse a valere del PON “Cultura e Sviluppo” 2014-2020 per un totale di 107 milioni di euro, si articola in tre differenti aree di intervento con massimali di investimento e di agevolazione differenti:

1) Creazione di nuove imprese nell’industria culturale per il sostegno alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) e alle cooperative del settore culturale costituite negli ultimi 36 mesi e ai team di persone fisiche che vogliono costituire una nuova impresa;

2) Sviluppo delle imprese dell’industria culturale e turistico per lo sviluppo e il consolidamento delle MPMI dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e del settore manifatturiero tipico locale. Si rivolge alle cooperative ed alle imprese costituite in forma societaria da non meno di 36 mesi.

3) Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale sostiene lo sviluppo e il consolidamento di soggetti del terzo settore nelle attività collegate alla gestione di beni, servizi e attività culturali, anche favorendo forme di gestione integrata.

Cultura Crea raddoppia

Con aprile, Invitalia si appresta ad inaugurare la seconda fase del programma che oltre a raddoppiare il numero degli sportelli, integra con nuove linee guida alcune problematiche emerse nel corso di questo primo quinquennio di attività. Proprio a fronte di un ragionamento sui 55.000.000 di euro che a fine 2020 non erano riusciti ad essere stanziati, il MiC ha introdotto con il Decreto Ministeriale del 10 dicembre 2020 (Direttiva operativa del Ministero della Cultura n. 237 del 29 marzo 2021) alcune misure volte ad allargare la platea dei beneficiare e della tipologie di spese ammissibili per le imprese costituite da almeno 36 mesi, con previsione di localizzazione in tutti i Comuni delle Cinque Regioni interessate. Tra le principali e più importanti novità c’è l’estensione della misura Enti del Terzo Settore (Associazioni, APS, ONLUS o Imprese Sociali) iscritti al Registro unico nazionale del Terzo Settore. Saranno previsti interventi che favoriscano la logica di rete, ma anche un’agevolazione sulle anticipazioni concesse che gli imprenditori potranno richiedere a valere su fondi pubblici anziché in virtù di una di fideiussione bancaria o assicurativa. I programmi d’investimento, inoltre, potranno essere realizzati presso più unità produttive anziché presso una sola purché all’interno delle regioni ammissibili e potranno concludersi in massimo 18 mesi anziché 12. Saranno inoltre ammesse a contributo anche opere murarie nel limite del 20% e un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante nel limite del 50% del programma complessivo di investimento. Insieme a “Cultura Crea 2.0”, il cui sportello riaprirà il 26 aprile 2021, è prevista una nuova linea di agevolazione a fondo perduto per sostenere le imprese e i soggetti del terzo settore colpiti dall’emergenza Covid e attivi nel settore culturale e nel sistema dell’intermediazione turistica. Dal 19 aprile sarà dunque operativa “Cultura Crea Plus” (Direttiva operativa del Ministero della Cultura n. 238 del 29 marzo 2021), la misura che prevede il finanziamento fino a 25.000 euro di capitale circolante per sostenere i costi di gestione delle imprese del settore gravemente colpite dalle chiusure. Per finanziare questa seconda fase della misura, il MiC ha integrato i 55.000.000 di euro residui dalla precedenze edizione con 20.000.000 di euro a valere sul POC – Programma Operativo Complementare.

 

Fonte: ilsole24ore.com

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