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venerdì, 19 Aprile, 2024

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DALLA PARTE DEL GARANTE CONTRO I PERICOLI DI TIKTOK

Fondazione Carolina: “Il Social cinese espone bambini e pre adolescenti alla cultura dell’ammiccamento e dell’intimità esibita”.

L’indagine con Pepita Onlus: 4 bambini su 10 sconvolti da immagini violente.

“Ci siamo fermati alla prima riga. Tanto ci è bastato per sostenere pienamente il procedimento avviato dal Garante della privacy nei confronti di TikTok”, così Ivano Zoppi, Segretario generale di Fondazione Carolina, impegnata da anni a tutela dei minori in Rete, commenta il documento ufficiale che impone al social cinese di rendere conto rispetto alle proprie policy a tutela dell’infanzia e degli utenti più giovani.

“Scarsa attenzione alla tutela dei minori”… riporta il testo. Una contestazione che Fondazione Carolina, dedicata a Carolina Picchio, prima vittima riconosciuta di cyberbullismo in Italia, rivolge da tempo, denunciando i rischi legati all’utilizzo di TikTok. Ciò che preoccupa di più è però quello che il Garante, nella sua veste istituzionale, non può sottolineare. “Se age verification, privacy e gestione dei dati sono problematiche comuni a più piattaforme – osserva Ivano Zoppi – quello che spaventa del social del balletti è la cultura dell’ammiccamento e dell’intimità esibita. L’esposizione continua e vuota di una fisicità costantemente condivisa e banalizzata”. Un’intera generazione di pre adolescenti, anche di 10 anni, buttati nella mischia e continuamente sollecitati ad esibirsi, a provocare, ad emulare e a concedere, un post dopo l’altro, un pezzo di sé. “Dobbiamo fermare questa centrifuga di sentimenti – ammonisce Zoppi – cui sottoponiamo ogni ora i nostri figli, che non possiamo, non dobbiamo lasciare soli sul web”. TikTok non sfugge quindi alle semplici, ma basilari, regole sull’utilizzo dei social da parte dei minori, di cui i genitori sono responsabili. “Comportarsi su internet come nella vita vera – conclude il responsabile di Fondazione Carolina – Sono certo nessuna ragazzina di 12 anni simulerebbe uno spogliarello in metropolitana, eppure in Rete sembra orami la prassi. I genitori devono ritrovare il coraggio di educare, accompagnando e sostenendo i figli anche nella loro esperienza digitale”.

La SURVEY – UNDER14 su TikTok 

Per indagare sul rapporto dei pre adolescenti con il social cinese, il centro studi di Fondazione Carolina ha da poco realizzato un sondaggio in collaborazione con Pepita Onlus, la cooperativa di educatori più attiva in Italia. L’indagine ha una copertura nazionale e ha coinvolto oltre 500 famiglie, con almeno un figlio sotto i 14 anni.

I primi risultati riportano che:

Il 60% degli intervistati usa TIKTOK; di questi, il 60% è femmina.

Il 86% lo usa per divertirsi nel tempo libero e si sente rilassata, felice. 

Ci passano in media 1,5 ore al giorno.

L’80% ne parla poco o per nulla con i genitori.

Il 56% non lo ha chiesto ai genitori quando lo ha aperto.

Il 17% dichiara di essere stato offeso.

Il 40% ha trovato contenuti violenti e ne è stato disgustato o sconvolto.

Il 50% ha trovato nudità, dichiarando che questo non gli ha fatto nessun effetto.

Il 50% lo trova rischioso, principalmente per cyberbullismo, violazione privacy e hackeraggio di identità.

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