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venerdì, 29 Marzo, 2024

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Gli uomini e i macachi convivevano a Notarchirico in Basilicata quasi 700 mila anni fa

Un nuovo studio internazionale che ha visto la partecipazione del Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza Università di Roma, ha documentato per la prima volta la coesistenza di uomini e bertucce nel sito archeo-paleontologico. I risultati del lavoro, pubblicati su Journal of Human Evolution, forniscono ulteriori dati sulla paleoecologia del primate, oggi diffuso in Nord Africa e reintrodotto a Gibilterra, e che nel Pleistocene occupava gran parte del territorio europeo 

Il sito di Notarchirico, nei pressi di Venosa (Basilicata), è noto agli esperti fin dagli ’50 del Novecento, grazie ai numerosi ritrovamenti archeologici e paleontologici frutto di ricerche condotte da diversi gruppi di studio. 

Dal 2016 le campagne di scavi sono condotte da un team di ricerca internazionale guidato da Marie-Hélène Moncel del Département Homme et Environnement del Museo nazionale di Storia Naturale di Parigi con la collaborazione di studiosi del dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza e dell’Università di Bologna. 

Le ricerche più recenti hanno permesso di approfondire le conoscenze sui manufatti litici acheuleani e sui fossili di vertebrati presenti all’interno di una lunga sequenza stratigrafica, datati tra 695 e 670 mila anni fa, dimostrando come in questo territorio, caratterizzato da clima caldo, spazi aperti e specchi d’acqua, fossero diffusi grandi mammiferi come elefanti, ippopotami, bisonti e cervidi. 

Oggi un nuovo studio si inserisce in questo filone di ricerca, documentando per la prima volta la coesistenza tra gli esseri umani e Macaca sylvanus, comunemente conosciuti come bertuccia. Il lavoro, frutto della collaborazione fra studiosi internazionali, fra i quali Raffaele Sardella, Beniamino Mecozzi e Alessio Iannucci del Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza, è stato pubblicato sulla rivista Journal of Human Evolution

“La presenza della bertuccia, documentata per la prima volta a Notarchirico – spiega Raffaele Sardella – aggiunge importanti informazioni paleoambientali e paleoecologiche. Questo primate, oggi diffuso in Nord Africa e reintrodotta a Gibilterra, nel Pleistocene occupava gran parte del territorio europeo”. 

“La coesistenza tra la bertuccia e gli esseri umani – aggiunge Beniamino Mecozzi – è documentata in pochissime località europee e pone interessanti interrogativi sulle interazioni tra Homo e Macaca quasi 700 mila anni fa”.

 

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