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venerdì, 29 Marzo, 2024

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Laura Pigozzi: Troppa famiglia fa male, in libreria con Rizzoli

Come la dipendenza materna crea adulti bambini (e pessimi cittadini). In Libreria dal 25 agosto

«La dipendenza è un ingrediente essenziale nella genesi del dispotismo, ed è il motore occulto di ogni processo di imbarbarimento». Da un’autorevole psicoanalista, un’inedita rilettura delle origini del totalitarismo, per imparare a disobbedire alla madre e costruire la polis.

«L’adattamento di un giovane» ci ricorda l’autrice «ha sempre qualcosa di immorale» perché sia un soggetto che una comunità si fondano sulla divergenza. È nelle famiglie che i ragazzi dovrebbero allenarsi a trovare lo slancio verso l’esterno, diventando adulti. Fallire questa trasformazione significa condannarli a un’eterna infanzia, che apre le porte non solo ai dittatori bambini ma anche a quelli veri.

La famiglia, all’origine della civiltà, oggi ne sta decretando la fine. È una crisi che investe l’intera società perché ciò che accade all’interno della famiglia ha rilevanza sul sociale e sul futuro dell’uomo. I genitori hanno rinunciato al ruolo di guida proteggendo all’infinito i figli: è il plusmaterno che nasce dal fallimento della cura e sospende il momento della responsabilità. La generazione che ha contestato sta crescendo figli e nipoti docili, pronti all’assoggettamento. Cosa è successo? I giovani che non dissentono permettono al fantasma mai sconfitto dell’antica tendenza dell’essere umano alla sottomissione di giocare la partita della vita al posto loro, rovesciandola in morte. Laura Pigozzi, psicoanalista autorevole, esplora in questo saggio come lo scacco della famiglia sia la radice di una tragedia sociale più vasta e ferocemente distruttiva. Attraverso il concetto di disobbedienza civile elaborato da Hannah Arendt, prende forma in queste pagine una inedita rilettura delle origini del totalitarismo che per la prima volta riesce a spiegare le conseguenze politiche della pulsione di morte freudiana e ci permette di riscoprire alcuni casi emblematici di rapporti genitoriali fallimentari, come quello di Hitler con sua madre.

LAURA PIGOZZI, psicoanalista, saggista e insegnante di canto, dedica particolare attenzione alle nuove forme dei legami familiari, al femminile, alla relazione tra voce e psicoanalisi e ai meccanismi psichici del fare arte. È autrice di Chi è la più cattiva del reame? (2012), Voci smarrite (2013), Mio figlio mi adora (2016, vincitore del premio Città delle Rose 2017), A nuda voce (2017), Adolescenza zero (2019), alcuni dei quali tradotti in Francia e in Brasile. È rappresentante italiana della Fondation Européenne de la Psychanalyse, del Centre Recherche International Voix Analyse e di Lapsus de Toledo Internacional. Ha fondato il blog Rapsodia-Rete di psicanalisi, arte, vocalità. Dirige la sezione milanese della Società Italiana di Musicoterapia Psicoanalitica. Ha scritto per doppiozero.it, “Gli Asini”, “Origami-La Stampa” e per alcune riviste psicoanalitiche francesi e spagnole.

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