Lo rivela una ricerca internazionale coordinata dal Dipartimento di Psicologia dell'Università La Sapienza di Roma, pubblicato su PlosOne. Le attenzioni morbose del capo, a volte i ricatti, le battute maleducate del collega, i palpeggiamenti rendono il posto di lavoro un inferno. Si tratta di una realtà ben conosciuta da moltissime donne in ogni posizione lavorativa, ma la cosa più angosciante è che siano ancora una volta le posizioni più fragili il regno di tali abusi. La soluzione appare semplice: ripristinare contratti di lavoro stabili che consentono il reale godimento dei diritti al rispetto e contro mobbing e altre forme di violenza, oltre che maggiore serenità sul lavoro rispetto ad obiettivi e crescita professionale o di carriera. E, ultimo ma non ultimo, la possibilità di una condizione economica stabile, l’unica che può incentivare la natalità.