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venerdì, 29 Marzo, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

“Sarai la forza dei sogni di migliaia di bambini”

Rodolfo era un simpatico signore dai capelli bianchi, papà e nonno di 4 splendidi nipotini. “Nella mia vita – scriveva Rodolfo – non ho accumulato tante ricchezze materiali, ma sono soddisfatto di quanto ho costruito e di quanto la vita mi ha dato. I piccoli ospiti della Casa del Sorriso di Harare meritano una vita più serena. Io, nel mio piccolo, voglio contribuire a rendere la loro esistenza migliore di quanto sia stata sin ora”.

Rodolfo aveva conosciuto Cesvi facendo un viaggio in Zimbabwe; quell’incontro così toccante con bambini della Casa del Sorriso di Harare, Rodolfo non l’hai mai dimenticato tanto da lasciare impresso l’amore verso quelle creature nel suo testamento.

Rosa amava gli animali, l’arte, la scienza e i bambini. Nella sua abitazione, appeso al muro, l’attestato di partecipazione che Cesvi invia a tutti i suoi sostenitori e una fotografia con i bambini che aveva incontrato durante un suo viaggio in Sud America. Per tutta la vita, ha sempre sostenuto i progetti educativi del Cesvi in Africa e nel suo testamento ha deciso di “donare un sogno” ai bambini delle Case del Sorriso in Brasile.

Sarai la forza dei sogni di migliaia di bambini”: è questo il messaggio centrale della nuova campagna lasciti di Cesvi, ideata con l’obiettivo di far comprendere a ognuno di noi che il testamento è il modo migliore per dare forza ai sogni dei bambini, soprattutto di quelli meno fortunati. Un prezioso atto d’amore che permette di continuare a vivere anche dopo la morte.

Ma quali sono i sogni dei bambini che Cesvi sostiene da oltre trent’anni? Diventare un medico, una ballerina, un pilota: grazie al testamento di persone sensibili e generose sarà possibile realizzare desideri come questi e continuare a essere parte della loro esistenza.

Nel 2007, Cesvi ha avviato una campagna di sensibilizzazione sulla possibilità di fare un lascito testamentario all’organizzazione. Da allora, le richieste di informazioni pervenute all’Ong sul testamento solidale sono cresciute del 10% ogni anno, con un picco negli ultimi due anni. Un trend che è chiaro segno della crescente fiducia delle persone nei confronti dell’organizzazione.

Gli italiani sono sempre più attenti a questo tema. Stando infatti ai numeri sono oltre 32milioni le persone che hanno sostenuto nell’ultimo anno una causa benefica.

A livello nazionale, secondo l’ultima ricerca effettuata da Eurisko nel 2016, il 14% degli italiani ha già fatto (3%) o intende fare un lascito solidale (11%) e, in particolare, oltre una persona (o una coppia) senza figli su 4 (27%)è orientata a lasciare parte del proprio patrimonio a una o più associazioni nel proprio testamento.

Inoltre, da una stima elaborata dall’Osservatorio Fondazione Cariplo, potenzialmente da qui al 2030, la propensione degli italiani verso il lascito solidale continuerà a salire: circa 420mila famiglie italiane utilizzeranno il testamento solidale per lasciare in beneficenza parte del proprio patrimonio in favore di cause sociali, scientifiche e umanitarie, nel rispetto dei diritti dei propri eredi. Così facendo, il Terzo Settore, potrà contare su circa 129miliardi di euro provenienti da eredità e lasciti.

È una grande emozione scoprire la generosità e l’amore di tante persone che riescono a dare forza ai sogni dei bambini, realizzandoli e porgendo loro una speranza di vita – afferma il presidente del Cesvi, Giangi Milesi -. I lasciti solidali rappresentano per noi le ali ai sogni di migliaia di bambini che vivono in condizioni precarie e che da oltre trent’anni sosteniamo con passione e amore per garantire loro un futuro migliore. Un sogno che si realizza è per sempre nel cuore di chi lo vive, continua il Presidente Milesi. Inserire un lascito per il Cesvi nelle ultime volontà, significa aiutarci a continuare ad operare nelle aree del mondo segnate dall’estrema povertà, dove i bambini sono le prime vittime della fame e dell’abbandono. I fondi raccolti con i lasciti testamentari ci permettono di lottare per un mondo senza guerre e ingiustizie, dove tutti i bambini possano andare a scuola e ogni mamma si possa prendere cura dei suoi figli” conclude Giangi Milesi.

Queste storie meravigliose di generosità solo le toccanti testimonianze di persone che nella loro vita hanno deciso di scegliere il Cesvi nello loro testamento per ridare un sorriso a quei bambini ai quali la povertà ha distrutto il futuro e spento l’entusiasmo.

La nuova campagna lasciti del Cesvi, ideata da Atlantis Company, oltre all’advertising prevede la realizzazione di una brochure informativa e di video interviste realizzate ai donatori Cesvi, durante le quali è stato chiesto loro i sogni della loro infanzia e come aiutare a realizzare quelli dei bambini meno fortunati.

Cesvi opera in tutto il mondo con la convinzione che l’aiuto alle  popolazioni più bisognose e colpite da guerre, calamità naturali e disastri ambientali non dia sollievo solo a chi soffre, ma contribuisca al benessere di tutti noi sul pianeta, ‘casa comune’ da preservare per le future generazioni.

Cesvi intende la cooperazione internazionale come lo strumento per realizzare in modo concreto e sostenibile la solidarietà umana e la giustizia sociale. L’obiettivo è garantire a tutti gli abitanti del pianeta la tutela della vita e della dignità, il rispetto dei diritti umani e l’accesso paritario alle risorse.

Apertura di centri di salute in zone rurali, programmi sanitari per prevenire l’AIDS e la malaria, sostegno all’infanzia disagiata, costruzione di pozzi, scuole o dighe, interventi di tutela ambientale, formazione agricola, creazione di cooperative. Sono pratiche che, pur molto diverse tra loro, rientrano nella definizione di “cooperazione internazionale allo sviluppo”: un insieme variegato di progetti e scambi che collegano Paesi, popoli e persone in un’azione comune di solidarietà finalizzata a combattere la povertà e le disuguaglianze.

Ogni giorno Cesvi opera con la convinzione che l’aiuto alle popolazioni più vulnerabili a causa del sottosviluppo, o più sfortunate a causa di guerre, calamità naturali e disastri ambientali, non solo dia sollievo immediato alle persone che soffrono, ma contribuisca al benessere di tutti nel lungo periodo, poiché la Terra è la nostra casa comune da preservare per le future generazioni.

Nel disegnare e realizzare i suoi interventi, Cesvi fa leva sulle risorse locali e sull’ascolto, il protagonismo e la mobilitazione collettiva delle persone aiutate, perché la partecipazione comunitaria è un elemento imprescindibile per garantire efficacia e sostenibilità alle azioni intraprese.

Il traguardo ideale a cui tendere è il passaggio dall’emergenza allo sviluppo: la capacità di trasformare il soccorso umanitario in un’occasione per costruire progetti di medio e lungo termine che promuovono il rafforzamento e l’autosviluppo delle comunità beneficiarie.

La cooperazione allo sviluppo, inoltre, è intesa come possibilità di creare, accrescere e consolidare l’interdipendenza economica globale e questa, attraverso l’allargamento dei mercati e una più fluida circolazione dei fattori produttivi, è in grado di assicurare la crescita economica a tutti i popoli.

Lo scenario politico-economico degli ultimi anni ha messo in discussione il concetto tradizionale di cooperazione internazionale: se da un lato sono scesi in campo nuovi soggetti, dall’altro è saltato il paradigma secondo il quale nel mondo ci sono Paesi “rimasti indietro” – che necessitano di sviluppo, mezzi e conoscenze – e Paesi evoluti e ricchi. L’interdipendenza planetaria mostra come tutti i fenomeni, anche la povertà e la ricchezza, siano fortemente collegati.

In questo nuovo contesto Cesvi si è aperto alla possibilità di operare in Italia individuando le aree di maggiore bisogno in cui mettere a frutto l’expertise acquisita in oltre 30 anni di lavoro nel mondo.

Dal 2011, Cesvi affianca ai progetti di cooperazione all’estero interventi sul territorio italiano, che mirano in particolare a favorire l’integrazione delle comunità di migranti residenti nel nostro Paese. In questo quadro si inserisce anche il primo intervento sociale di Cesvi in Italia, che ha offerto un importante sostegno a tre aziende e cooperative sociali della Provincia di Modena, gravemente colpita dal sisma del maggio 2012.

In Italia e in Europa, inoltre, Cesvi promuove campagne di informazione e sensibilizzazione per incoraggiare la cultura della solidarietà mondiale soprattutto tra i più giovani.

Per saperne di più

 

Newsletter inviata il 17 ottobre 2017

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