Domenica 25 ottobre i cittadini cileni si sono recati alle urne per rispondere alla domanda "Quiere usted una Nueva Constitución?" e quasi l'80% degli elettori hanno risposto "apruebo". La richiesta di una nuova costituzione risale all'ottobre dello scorso hanno quando era iniziata la grossa ondata di proteste che erano continuate nonostante le restrizioni imposte per la pandemia. Così ieri sera, in quella Plaza Italia che era stata teatro delle, spesso violente, proteste sociali, si è trasformata in un luogo di festeggiamenti, con fuochi d'artificio e decine di migliaia di persone che esultavano con cori e balli.
Il prossimo 11 aprile si terrà una seconda votazione popolare per eleggere i 155 rappresentanti della Commissione che avrà il compito di redigere la nuova Magna Carta. Questo nuovo testo sarà poi sottoposto nel 2022 a un nuovo referendum che farà decidere ai cittadini, attraverso voto obbligatorio, se approvarlo o meno.
"Hoy los chilenos y chilenas han expresado libremente su voluntad a través de las urnas, eligiendo la opción de una convención constituyente, por primera vez con plena igualdad entre hombres y mujeres, para acordar una nueva Constitución para Chile", ha affermato il presidente del Cile, Sebastián Piñera, in un intervento pubblico, dando la vittoria alla nuova Costituzione quando erano stati scrutinati solo il 20% dei voti.
Nei festeggiamenti è stata sventolata da alcuni anche la bandiera del popolo indigeno dei mapuche che confida nella nuova costituzione per avere i propri diritti maggiormente garantiti. Infatti, è già stato dichiarato che sarà riservato un certo numero di seggi alle popolazioni indigene.
CS