In occasione della 18esima Mostra internazionale di architettura di Venezia, dal 14 maggio al 26 novembre Acp art capital partners – Palazzo Franchetti ospita la mostra Kengo Kuma – onomatopoeia architecture, a cura di Chizuko Kawarada (partner dello studio Kengo Kuma&Associates), e Roberta Perazzini Calarota (presidente di Acp art capital partners).
Il titolo della Mostra Onomatopoeia Architecture fa riferimento all’approccio progettuale dell’architetto che partendo dall’onomatopea – l’atto di creare o usare parole che includono suoni simili ai rumori ai quali si riferiscono – da forma ad una sensazione fisica che esprime la sua idea di architettura sostenibile dove le persone e le cose si ricongiungono.
Riscoprendo le tradizioni giapponesi relative all’impiego del legno, della carta e del metallo, Kengo Kuma crea, per usare le sue parole “un dialogo tra l’umano e il materiale” dando vita a creazioni che sembrano posarsi delicatamente sul terreno, con una leggerezza inaspettata, apparendo talvolta addirittura evanescenti.
Per questo messaggio così vicino all’uomo, la Fondazione Italia Giappone ha concesso il suo patrocinio e ha prestato la sua collaborazione.