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venerdì, 17 Maggio, 2024

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“Anziani non autosufficienti, servono 8 miliardi l’anno” di Andrea Ungar

La legge sulla non autosufficienza c’è, ma i decreti attuativi e soprattutto gli investimenti mancano: servono 7-8 miliardi di euro l’anno.

È necessario ricordare la necessità di portare nuovamente all’attenzione della politica l’attuazione della proposta di riforma della non autosufficienza che, senza finanziamenti, rischia di essere una “legge manifesto” priva di impatto pratico. In Italia vivono circa 3,8 milioni di persone anziane non autosufficienti e, considerando familiari e caregiver impegnati nella loro assistenza, sono quasi 10 milioni le persone coinvolte su cui attualmente ricade il maggior carico dell’assistenza anche sotto il profilo economico. A cui oggi la maggior parte delle famiglie non riesce a far fronte. Gli anziani non autosufficienti diventeranno 4,4 milioni nel 2030. La legge n. 33 del 2023 è una buona legge che contiene le indicazioni per cambiare radicalmente l’assistenza agli anziani secondo criteri geriatrici, con più servizi domiciliari, residenziali e semiresidenziali, una diffusione più equa di questi servizi tra le regioni e l’introduzione dell’indennità di accompagnamento che diventa prestazione universale per gli anziani non autosufficienti. La legge mira a semplificare le attuali politiche per gli anziani e a promuovere il coordinamento dell’assistenza agli anziani, cercando di ridurre la grande frammentazione che caratterizza questo settore. Oggi appena il 6,3% delle persone non autosufficienti è ospitato in una struttura residenziale. Si tratta soprattutto di “grandi anziani” over 85 spesso con demenza. Meno dell’1% usufruisce di servizi in strutture semiresidenziali. Il 21,5% beneficia di servizi di assistenza domiciliare, ma con un’intensità media di 15 ore l’anno. Circa 1 milione, pari al 26%, è assistito da una badante, il restante 45% è affidato soltanto alla cura di un familiare. Tutto si gioca dunque sui decreti attuativi attesi per gennaio 2024 e sulla prossima legge di bilancio che deve assolutamente prevedere il graduale incremento di risorse necessarie a concretizzare la riforma. L’auspicio è che i 10 milioni di persone, tra anziani, familiari e caregiver, che sperimentano quotidianamente la realtà pratica della non autosufficienza, trovino presto una risposta della politica pronta a raccogliere l’importante sfida di migliorare e rafforzare questo settore del welfare, da troppo tempo trascurato.


Fonte: https://www.ilmessaggero.it/salute/moltosalute/anziani_non_autosufficienti_andrea_ungar_presidente_geriatri-7684054.html

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