Anche quest’anno tanti cristiani di diverse confessioni (Valdesi, cattolici, metodisti, battisti, etc…), come accade dal 2007, in occasione della giornata internazionale contro l’omotransfobia (17 maggio) veglieranno per tutto il mese di maggio in preghiera con i gruppi di credenti LGBT+ e i loro genitori per ricordare le tante, troppe, vittime dell’omotransfobia per infrangere il muro di silenzio che c’è nella società e nelle chiese su questo tema, uniti dal versetto “Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato (Matteo 10,40).
Le Veglie quest’anno hanno avuto inizio in una parrocchia di Montesilvano (Pescara) il 5 maggio e si svolgeranno per tutto il mese in tante città in Italia, Spagna, Francia, Malta, Olanda e Polonia, per concludersi il 7 giugno con la veglia di Cosenza a cui parteciperà anche Giovanni Checchinato, vescovo dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano.
Anche quest’anno questa iniziativa ecumenica, nata dal basso, vedrà insieme parrocchie cattoliche e chiese evangeliche, realtà religiose e gruppi di credenti LGBT+ che si ritroveranno in preghiera, perchè “ogni persona nella Chiesa e nelle nostre comunità inizi a guardare le persone LGBT+ senza steccati, senza barriere, senza pregiudizi” e per “testimoniare che rifiuto, violenza, discriminazione, ghettizzazione, bullismo, esclusione, non fanno parte del nostro linguaggio e non devono, non possono far parte del linguaggio della Chiesa”.
Intanto il Report, diffuso dai volontari del progetto Cronache di ordinaria omofobia (omofobia.org) in vista della Giornata Mondiale contro l’omotransfobia, ci ricorda che in Italia nell’ultimo anno, da aprile 2022 a marzo 2023, ci sono stati già 115 gravi episodi di omofobia, che hanno colpito 165 vittime distribuite in 62 località sparse in tutt’Italia, da nord a sud (vedasi cartina esplicativa).
E tu veglierai?
E’ possibile consultare le date delle veglie qui
