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venerdì, 17 Maggio, 2024

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«Due miliardi per garantire i diritti dei disabili»

Dopo l’approvazione della legge di Bilancio, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap promuove il Fondo Unico per l’inclusione. Falabella: «Servono molte più risorse». Ne scrive Paolo Ferrario su Avvenire.

Il 2024 sarà l’anno della «rivoluzione sui temi della disabilità», annuncia su Facebook la ministra Alessandra Locatelli. Ma, alla luce della «mancanza di previsioni economiche» nella legge di Bilancio approvata dal Parlamento negli ultimi giorni del 2023, le associazioni temono che, come spesso accade in Italia, «si faccia una bella cornice, ma il quadro resti vuoto». Sul versante dei diritti delle persone disabili, il nuovo anno comincia, dunque, sotto il segno della consapevolezza che «un cambio di passo è necessario», sottolinea Vincenzo Falabella, presidente della Fish, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap, che da trent’anni lavora, con le associazioni aderenti, per l’inclusione sociale delle persone con differenti disabilità.

«Si poteva fare di più»

Nel mirino della Federazione è finita la manovra economica del governo: «Si poteva fare di più», denuncia Falabella, ricordando i «tre capitoli» su cui, in audizione nelle commissioni riunite di Camera e Senato, la Fish aveva tanto insistito. Il primo riguarda il Fondo per la vita indipendente, che la Federazione aveva chiesto passasse «dagli attuali 15 milioni ad almeno 100 milioni di euro». Il secondo capitolo sollecitava una migliore distribuzione delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza ed il terzo un incremento dei finanziamenti per la legge 68/99 sul collocamento lavorativo dei disabili. «Le censure evidenziate non sono state superate», ricorda Falabella.

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