Il 6 gennaio è stata la giornata del “Giveback Day” per l’insurtech Axieme (www.axieme.com), la prima ad aver introdotto in Italia un modello social che ha l’obiettivo di fare del bene donando il Giveback maturato dai propri assicurati alle associazioni no-profit..
Questo modello di business, già presente a livello mondiale e promosso da altre aziende in altri paesi, è denominato social insurance proprio perché dà la possibilità ai propri clienti di avere un impatto sociale.
Il giorno della Befana è stata una scelta simbolica che vuole ricordare, come sin da bambini ci è stato insegnato, che se ci si comporta bene durante l’anno torna sempre qualcosa di buono.
Quest’anno hanno beneficiato del Giveback la Onlus Casa Giglio (che ospita gratuitamente le famiglie dei bambini ospedalizzati lontano dalla propria residenza), il progetto Salute al Maschile di Fondazione Umberto Veronesi (volto a combattere i tumori maschili attraverso la prevenzione e il sostegno alla ricerca), il Banco Italiano Zoologico (che distribuisce tonnellate di cibo per animali ogni anno), l’associazione Genitori Adulti e Fanciulli con Handicap (che organizza attività per famiglie con portatori di handicap) e infine Tartalove di Legambiente (volto a proteggere le tartarughe marine) che Axieme è lieta di aver accolto nel corso del 2022 tra le associazioni partner.
Il modello della social insurance, oltre a fare del bene, sposa alcuni degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile 2030 identificati dall’ONU. In particolare, Axieme ha sempre impostato il suo processo di crescita cercando di creare un impatto positivo sulle persone, la società e il territorio e allineando le proprie strategie di business ai principi di sostenibilità identificati a livello internazionale.
“Il Giveback Day rappresenta per noi il momento più importante dell’anno” – commenta Matteo Gallo, co-founder e Responsabile Partnerships di Axieme – “perché ci ricorda il valore dell’innovazione e del progresso che ogni giorno cerchiamo di apportare alla comunità. Le assicurazioni, infatti, non servono solo a tutelare gli assicurati ma anche chi sta loro vicino; pensiamo ad esempio ad un piano sanitario che permette agli assicurati di non gravare sulla sanità pubblica o ad un’assicurazione di responsabilità civile che permette ai danneggiati di essere risarciti. Ecco Il Giveback è per noi il modo di concretizzare quest’apporto e chiudere il cerchio.”
