«Cara gentilezza, ti scrivo». Carta, penna, fantasia. E tanto cuore. Così un bambino di poco più di dieci, Daniele, invia una lettera alla gentilezza che immagina «come una giovane donna con le ali per volare e raggiungere tutto il mondo». E la invita a tornare nelle nostre vite, a uscire dal suo nascondiglio, a distribuire di nuovo sorrisi, a ritrovare con forza il suo ruolo di pratica di attenzione buone maniere, a spiegare che tutto ciò rende noi e gli altri migliori.
La lettera del piccolo «scrittore» Daniele è contenuta nell’omonimo libro «Cara gentilezza ti scrivo» di Gaia Simonetti, giornalista fiorentina e ambasciatrice di Costruiamo Gentilezza, edito da «I libri di Mompracem». La pubblicazione coincide con la celebrazione della Giornata mondiale della Gentilezza, che si celebra il 13 novembre. «Il testo diventa anche un confronto tra le generazioni – si precisa in una nota di presentazione del libro -, tra il mondo visto da un bambino, che ha ancora la speranza di ritrovare la gentilezza anche nei piccoli gesti, e la nonna, a cui, in segreto, leggerà la lettera. Nascosta in un cassetto, verrà il giorno in cui la lettera uscirà allo scoperto e si legherà all’esistenza di altre persone».
La prefazione porta la firma del giornalista Riccardo Cucchi, mentre l’introduzione è curata da Anna Astori, madre dell’indimenticato calciatore della Fiorentina Davide Astori (morto nel marzo del 2018 per una crisi cardiaca), che ricorda il figlio e la sua gentilezza, che «era la sua forza». « Cara gentilezza ti scrivo» sarà disponibile dalla seconda metà di novembre in libreria su Amazon e altre piattaforme.
