Si è svolto per il secondo anno consecutivo, presso la Sez. femminile di Rebibbia, il 29 settembre scorso, l’evento “A Rebibbia, Scendiamo in campo per la pace”. Come per le più “sofferte” partite di calcio, in tanti, per due ore, hanno esultato e tifato le quattro squadre dell’incontro quadrangolare ospitato all’interno delle mura del carcere romano.
A sfidarsi, in un’amichevole di calcetto, le detenute dell’Atletico Diritti, gli operatori penitenziari e i numerosi ospiti sopraggiunti per l’occasione. Sulle loro magliette i colori delle diverse associazioni e società sportive che, insieme a Prison Fellowship Italia Onlus, promotrice dell’evento, si sono messe in gioco per lanciare, ancora una volta, un appello alla pace e all’unità tra i popoli. SS Lazio, So.Spe., Miti dello Sport, AS Roma Calcio a 5 femminile, Word Save World, Nazionale delle Suore e Pallanuoto SIS Roma: questi, per un giorno, i nomi della solidarietà a Rebibbia. Per ognuna di queste realtà, tanti ex campioni e atleti olimpici dello sport: Tommaso Rocchi, ex calciatore della Lazio e della Nazionale; Amaurys Perez, ex pallanuotista, campione del mondo a Shangai 2011 e attualmente allenatore SIS Roma femminile, insieme a Domitilla Picozzi, capitano della stessa squadra; le calciatrici della AS Roma calcio a 5: Sara Nardi, Giulia Di Giacomo, Fabiana Fabrizi, Giorgia Tarenzi, Martina Lecca, Alessia D’Aguanno e il capitano Ketti Bellon; Lucia Torresani, campionessa di fioretto; Bruno Miguel Mascarenhas Antunes, ex campione mondiale e medaglia olimpica canottaggio Atene 2004 e vice Presidente dell’Associazione Miti dello Sport; Valerio Vermiglio, campione mondiale di pallavolo e presidente Miti dello Sport; Emanuele Blandamura, campione europeo di pugilato; Roberto Meloni, judoka italiano medagliato bronzo ai Mondiali; Antonino Di Natale, Fiamme gialle judo. A giocare in campo, inoltre, la squadra femminile di calcio dell’Associazione So.Spe. capitanata da suor Paola D’Auria (nota religiosa tifosa della Lazio) e suor Regina Muscat, della “Nazionale delle Suore” (da un’idea straordinaria di Moreno Buccianti, ex calciatore e già fondatore, nel 2005, della Seleçao dei sacerdoti) che, come lo scorso anno, ha arbitrato il torneo.
A dare il calcio d’inizio la direttrice di Rebibbia femminile, la dott.ssa Nadia Fontana che, dopo aver ringraziato tutti gli ospiti presenti, ha sottolineato come lo sport sia importantissimo nel trasmettere valori come l’amicizia e la lealtà, ma soprattutto il rispetto della persona e delle regole, principi fondamentali per un percorso riabilitativo e per una società sana.
Marcella Reni, presidente dell’Associazione Prison Fellowship Italia (PFIt), nel saluto che ha preceduto il calcio d’inizio, ha voluto svelare simpaticamente la squadra per cui avrebbe tifato: quella dell’”eccellenza”, quella che da qualche anno ci accoglie e cioè il team di calcio delle ragazze di Rebibbia. Per loro, come per tutte le altre detenute che non sono potute intervenire alla giornata di festa, l’augurio di “non ritrovarci” insieme il prossimo anno; la vita – ha proseguito la dott.ssa Reni -, come anche la reclusione, sono partite importanti da giocare. «Oggi, su questo campo, “giocatevela bene”!». Ha poi ricordato che «le 136 Associazioni Prison Fellowship presenti in tutto il mondo sono state informate di questo “torneo di calcetto” e, con grande gioia e approvazione per questo evento, si augurano che vinca il migliore!».
Suor Paola D’Auria, responsabile dell’Associazione So.Spe, ha detto: «Conosco bene la realtà carceraria perché frequento il carcere romano maschile di Regina Coeli da ben 42 anni!». Ma vedere giocare queste ragazze in campo, per la pace, ha detto, «è davvero emozionante perché, rispetto all’ambiente maschile, esprimono tutta la loro voglia di fare squadra, di dare il meglio divertendosi e comunicando la bellezza di stare insieme per un obiettivo comune».
Valerio Vermiglio, presidente dell’Associazione “Miti dello Sport” ed ex campione mondiale della Nazionale di pallavolo, oltre ad aver giocato in campo con gli altri atleti dell’Associazione, ha detto di essere sempre disponibile a prendere parte a iniziative a sostegno degli ultimi e che legano lo sport a ideali indispensabili come la pace o l’inclusione. Lo stesso Vermiglio ha inoltre espresso la disponibilità a offrire corsi di varie discipline sportive all’interno del carcere.
L’ex campione mondiale di pallanuoto Amaurys Perez – della società SIS Roma -, in una delle brevi pause per consentire l’alternanza delle squadre del quadrangolare, ha invitato tutte le ragazze in campo per ballare qualche passo di salsa e strappare loro un sorriso. Ha poi dichiarato di essere da sempre sensibile a tematiche sociali e di essere stato lui stesso, in passato, un educatore nel carcere minorile di Tenerife (Spagna).
Ognuno, in modo diverso, ha testimoniato come, oltre i diversi colori dei propri club, oltre i diversi sport praticati, insieme si può fare squadra e raccontare al mondo una bellissima storia di collaborazione e amicizia all’insegna della pace.
Sport, musica e solidarietà sono stati senza dubbio i veri vincitori di questa insolita giornata di festa. Ciò nonostante, si è voluto premiare – con dei trofei donati dalla SS Lazio – l’impegno e la sportività di chi è sceso in campo: prima classificata la squadra della Polizia Penitenziaria; al secondo posto la squadra “mista” degli operatori (tre ragazze della So.Spe. di suor Paola, e 2 educatori e un infermiere di Rebibbia). Terzo posto per le ragazze dell’Atletico Diritti di Rebibbia, capitanate dall’educatrice Alessia Giuliani, e quarto posto per gli atleti dell’Associazione “Miti dello Sport”. Una coppa, infine, per “il miglior scarpino” in campo che è andato alla giovane e bravissima calciatrice di Rebibbia, Valeria.
Un ringraziamento speciale va a Moreno Buccianti e a suor Regina Muscat, della “Nazionale delle Suore” che da professionista ha arbitrato, per il secondo anno, l’intero torneo; all’ex calciatore della Lazio Tommaso Rocchi che ha presenziato il torneo e premiato la migliore calciatrice; a Fabrizio Del Prete, presidente dell’Associazione Word Save World; e al cantante Massimo Mattia, presentatore dell’evento. Grazie agli operatori dell’Area educativa e della Polizia Penitenziaria senza i quali non sarebbe possibile realizzare tali eventi. Rinnoviamo infine la nostra gratitudine alla dott.ssa Cristina Mezzaroma, presidente operativo della SS Lazio, e allo sponsor Bar La Licata e a un anonimo per aver offerto il buffet a conclusione del torneo, rendendo possibile un momento di convivialità e sorrisi con tutti i presenti.