Giorni fa il Ministro dello Sport e Giovani Andrea Abodi, alla vigilia della partenza della delegazione Azzurra ai Giochi Mondiali Special Olympics Berlino 2023, sottolineava come nella vita di noi tutti un’esperienza in una competizione mondiale rappresenti un fotogramma dei tanti cui assistere, per gli atleti, le persone con disabilità intellettive che vivono invece questa esperienza sia il film della vita. E tutte le medaglie- ma anche i podi mancati eppur premiati dall’impegno, dalla caparbietà e dall’amore per le diverse discipline qui rappresentate – sono a testimoniare l’unicità e la bellezza delle competizioni tradizionali o unificate di Special Olympics.
Oggi protagonista di questo emozionante film è Patrizia Podreka. Triestina DOC, ha 49 anni, metà dei quali targati Special Olympics Italia. “Lo sport delle bocce mi dà sempre grandi soddisfazioni – racconta lei – e mi permette di fare belle esperienze, conoscendo luoghi e persone. Ed ecco che l’esperienza più bella prende vita a Berlino, oggi, con la conquista della medaglia d’oro.
La prima infanzia di Patrizia è stata serena, poi una forte infiammazione alle tonsille ha portato delle complicanze che hanno interessato il sistema nervoso. Si è innescato un up and down contro l’epilessia e contro i problemi muscolari. Fortunatamente lei ha sempre affrontato ogni difficoltà con grande tenacia e con spirito allegro. A scuola ha avuto esperienze positive, sempre supportata dal sostegno, fino al diploma magistrale. Il lavoro, come lo sport, è un punto di svolta determinante nella vita di Patrizia. Ormai da trent’anni svolge un servizio di addetta alle pulizie con una borsa lavoro del Comune e, attualmente, presso una casa di riposo.
Nel tempo libero ama molto ascoltare musica e ballare: “Il mio programma televisivo preferito è Amici. La mia cantante del cuore invece è Elisa: l’ascolto sempre”. Prima della partenza è stata però perentoria: “ Ora a dire il vero sono molto concentrata sulle bocce, però. Ho in mente la medaglia d’oro dei mondiali. Vorrei proprio vincerla”.
