In mattinata oltre 20 rappresentanti di associazioni hanno organizzato un presidio per protestare contro i pesanti tagli e chiedere che vengano restituiti i contributi economici, dato che i servizi integrati sociosanitari offerti a partire dal 1 giugno 2024 dal Pirellone in cambio delle risorse dimezzate “non esistono sul territorio lombardo e non potranno essere erogati adeguatamente in pochi mesi”. Tra i promotori del sit-in c’è Fortunato Nicoletti, vice presidente di Nessuno È Escluso. “Ci siamo riuniti stamattina per un flashmob di protesta e sensibilizzazione ma quello che è accaduto poi in aula ha dell’incredibile e lo consideriamo di una gravità inaudita”, afferma a ilfattoquotidiano.it Nicoletti. “Oggi la maggioranza in Regione ha chiaramente fatto capire che la disabilità non è una priorità e noi associazioni e famiglie è da questo che ripartiremo portando tutti in piazza nelle prossime settimane, perché non accetteremo mai un taglio dei già miseri contributi economici ai caregiver familiari”. La protesta è condivisa da tante altre organizzazioni e caregiver famigliari. “Abbiamo assistito ad uno spettacolo indecoroso dove ancora una volta si continua a fare mala-politica sulla pelle dei disabili gravissimi” dice Nicoletta De Rossi, presidente dell’associazione ConSLAncio Onlus. “Si chiedeva un piccolo sforzo da parte della giunta che influirebbe sul bilancio regionale dello 0,03%, una somma però fondamentale per la sopravvivenza dei disabili e dei loro caregiver. Ci è stata di nuovo negata offrendoci in cambio servizi aggiuntivi a quelli che però ancora oggi sono inesistenti o inadeguati. Non ci fermeremo qui, ma faremo del tutto affinché la vita dei malati gravissimi e nel caso della nostra associazione, malati di Sla, possano avere garantiti i loro diritti”.