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giovedì, 25 Aprile, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

Il Disability Manager nel rapporto di lavoro: verso aziende sempre più sostenibili e inclusive

L’Italia, nel corso degli anni, ha sviluppato una lunga tradizione di interventi per l’inclusione lavorativa, partendo dalle misure volte a favorire l’occupazione femminile fino al completo inserimento lavorativo delle persone con disabilità.

Tuttavia, sono passati più di venti anni dalla Legge 68 del 1999, che ha introdotto le Norme per il diritto al lavoro dei disabili. Nel frattempo, il mondo del lavoro si è completamente trasformato. In un mondo, oramai, hi-tech, dove la tecnologica ha migliorato gli standard di produzione, in cui lo smart working ha preso il posto delle scrivanie in ufficio, facilitando il work-life balance, e dove ha preso piede la digitalizzazione del mondo del lavoro, anche le esigenze dei soggetti con disabilità sono mutate.

Pertanto, a fronte delle nuove prospettive di vita, del miglioramento delle condizioni vita-lavoro, dei progressi attuati negli ultimi anni (anche grazie agli insegnamenti della pandemia da Covid-19), per far fronte a un mondo dove l’inclusione sociale e la sostenibilità sono i caposaldi di ogni azienda, il legislatore ha voluto «delineare un percorso di collaborazione orientato verso un sistema di inclusione lavorativa più efficiente e organico in tutto il Paese», capace di supportare l’occupazione delle persone con disabilità e di riconoscere il ruolo attivo dei datori nell’applicazione delle norme previste dalla L. n. 68/1999, attraverso le “Linee Guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità” (documento contenuto nel D.M. 11 marzo 2022, n.43, pubblicato in attuazione di quanto previsto dall’art. 1, D. Lgs. n. 151/2015).

All’interno delle suddette Linee Guida sul collocamento mirato è stato previsto il ricorso a un “Responsabile dell’inserimento lavorativo“ (cd. RIL o Disability manager), che, quale dipendente dell’azienda o consulente esterno, è investito del compito di risolvere i «problemi legati alle condizioni di lavoro […], in raccordo con l’INAIL per le persone con disabilità» (art. 1, lett. e), d.lgs. n. 151/2015), con funzioni di mediazione e facilitazione, sia nell’accesso al contesto lavorativo, sia nella gestione del rapporto di lavoro.

Per questo motivo, è stata istituita una figura chiave nel processo di integrazione: il disability manager, che ha il compito di promuovere l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, predisponendo progetti personalizzati di inclusione e di mantenimento del rapporto di lavoro.

Il disability manager ha l’obiettivo di migliorare la qualità del lavoro e le relazioni interne all’azienda, mettendo la persona con disabilità nelle condizioni di essere più produttiva, favorendo la permanenza al lavoro e monitorando i problemi di carattere organizzativo e ambientale che ostacolano l’integrazione.

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