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mercoledì, 1 Maggio, 2024

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Domenica 13 settembre alle 15:00 flashmob in Piazza Statuto a Torino per Bosso

DOMENICA 13 SETTEMBRE ore 15:00 FLASHMOB in PIAZZA STATUTO 18 PER CHIEDERE L’INTITOLAZIONE

Poche ore dopo la scomparsa del maestro, la sindaca di Torino Chiara Appendino, dichiarava che gli avrebbe voluto intitolare un luogo di Torino e immediatamente la “rete” chiedeva a gran voce che “quel” luogo, fosse piazza Statuto 18.L’idea ha subito avuto l’adesione dei suoi famigliari e  la petizione  change.org a sostegno di questa proposta, ha raccolto addirittura più di 20.000 firme in 24 ore!

Nonostante sia stata prodotta richiesta formale con la compilazione dei documenti necessari, il Comune non ha dato alcuna risposta in merito.

Domenica 13/9 alle ore 15:00, tanti estimatrici ed estimatori del maestro si sono organizzati con il nipote Tommaso Bosso  i Mods per darsi appuntamento nel luogo che vorrebbero fosse legittimamente a lui dedicato. Sarà un sit in in cui si parlerà e racconterà di Ezio Bosso ed è probabile la presenza di alcuni musicisti della sua Orchestra cioè la European Philarmonic Orchestra (che si esibirà la sera stessa all’Auditorium di Torino) i quali potrebbero anche accennare qualche brano particolarmente caro al maestro.

L’obiettivo è quello di avere finalmente una risposta dalla città,ovviamente positiva.

GIARDINI EZIO BOSSO

Piazza Statuto 18, un’area composta da storiche transenne (tempo addietro anche da comode panchine, ora rimosse in favore di un inutile parcheggio, alla faccia della mobilità “dolce”) e i portici di Palazzo Paravia, prestigioso condominio dove vissero per un periodo della loro vita sia Edmondo De Amicis che Emilio Salgari.

In questa precisa “area”, si ritrovano,ogni sabato pomeriggio e qualche sera in settimana, i Mods di Torino,regolarmente dal 1980. Sono già quattro le generazioni di Mods che condividono lo storico ritrovo ed è piacevole vedere attempati cinquantenni, giovani trentenni o ragazzini adolescenti, tutti insieme, vestiti eleganti e in sella alle ultraccessoriate Vespe o Lambrette.

Nei primi anni ’80, Ezio Bosso iniziò a studiare contrabbasso presso il Conservatorio G.Verdi di Torino, aveva 13 anni quando divenne allievo del maestro Enzo Ferraris e in quella classe conobbe Oscar Giammarinaro, di 7 anni più grande di lui e già affermato mod di piazza Statuto e componente della band omonima, appena formata.

Rimase affascinato e catturato dallo stile dell’abbigliamento, dai generi di musica ascoltata (soul, ska,R&B), dalla Vespa e dai racconti delle loro impero, al punto che iniziò immediatamente a frequentare la piazza e si scoprì anch’egli mod, a tutti gli effetti. Quando Oscar decise di non suonare più il basso, ma di di essere solo il cantante  negli Statuto, Ezio si propose come nuovo bassista e iniziò la sua straordinaria carriera musicale “pop” parallela ai suoi studi “classici”, evidenziando subito un’eccellente creatività. Essendo ancora ragazzino, era un po’ paffutello e venne soprannominato “Xico” prendendo spunto dal maggiordomo dell’allora celebre fumetto di Zagor,,il quale aveva sembianze che un po’ lo ricordava, In poco tempo però, emerse una somiglianza fisica proprio con Oscar, al punto che Ezio si spacciava spesso e volentieri come suo fratello minore.

Ezio partecipava a tutti i raduni mod in giro per l’Italia, aveva la sua Vespa e sovente andava allo stadio a tifare il Toro insieme agli altri Mods granata della piazza. Negli Statuto suonò per circa due anni,con concerti in varie città italiane e registrando il fortunatissimo album “Vacanze” nel 1988.

Quando Ezio abbandonò il Conservatorio di Torino, a causa dell’insostenibilità del rapporto col suo insegnante, si trasferì a Vienna e poi Parigi, dove studiò con i migliori contrabbassisti europei e quindi lasciò a Torino. Nonostante fosse sempre in giro per il mondo a raccogliere enorme successo, affermandosi come il più grande compositore contemporaneo,non abbandonò mai la sua appartenenza al Modernismo e ogni qualvolta tornava a Torino, frequentava Piazza Statuto e tutti gli eventi e serate mod, con passione ed entusiasmo.Lo ha fatto fino al drammatico periodo del lockdown, che ha coinciso con la sua scomparsa. Anche dopo essersi ammalato, non è mai mancato in piazza, andandoci anche col bastone prima e sulla sedia a rotelle dopo.

Oltre alla famiglia, Ezio a Torino era rimasto legato ad alcuni  storici amici musicisti ,ma soprattutto ai suoi amici Mods, rivendicandone  la sua appartenenza anche nel pieno del suo successo e popolarità nazionale (post Festival di Sanremo) in tutte le interviste di TV,Radio e giornali. Sua la frase: “Sono e resterò sempre mod, perché mod non si diventa,non si può “fare” il mod, si scopre di esserlo.Il Modernismo è uno stile di vita che ci rende uomini migliori.”

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