Maria Rita Parsi su Covid-19 e animali domestici. Maria Rita Parsi
In questi due anni di pandemia, un grande conforto per i bambini, i preadolescenti, gli adolescenti e, naturalmente, per tanti adulti soprattutto se malati, anziani e/o soli costretti a rimanere – ancora oggi!- chiusi in casa, sono stati proprio gli animali domestici, anzitutto e soprattutto, cani, gatti e criceti.
Intrattenersi e giocare con loro, vederli esprimere, senza parole, un attaccamento e una evidente, amorosa disponibilità anche al contatto che, tanto è mancato ai più piccoli, perfino, da parte dei genitori e degli amatissimi nonni, ha costituito, per i minori, una sorta di “placebo”. Ai genitori che, assai spesso, per i cosiddetti motivi di igiene in casa o perché portare ogni giorno i cani fuori rappresenta, per loro, un impegno, aggravato, poi, oggi, anche dal timore dei nuovi contagi, di bypassare queste apparenti problematiche e di considerare il fatto che la pet- therapy che offrono questi veri e sinceri amici dell’uomo e, soprattutto, dei bambini e degli anziani – ma non soltanto! – è un servizio e un contributo al mantenimento e al benessere pieno della loro salute mentale. L’anima animale è, infatti, l’espressione di quanto quelle che si osa definire “bestie”, siano la parte migliore del nostro inconscio e conscio agire. E la loro presenza, nelle relazioni quotidiane è, perfino, salvifica, in quanto capace di ristabilire e ampliare quelle espressioni necessarie e gratificanti di scambio partecipe, amoroso, fedelmente disinteressato che ci rendono migliori. E che ci mettono in diretta comunicazione sia con la crescita dei bambini e dei minori intorno a noi, sia con il “bambino interiore” che abita ciascuno di noi. E che certamente sa riconoscere e amare gli animali.
Prof.ssa Maria Rita Parsi
Psicoterapeuta e Presidente Fondazione Movimento Bambino
