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lunedì, 13 Maggio, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

IN QUANTI MODI E PER QUANTE RAGIONI SI PUÒ VIVERE MALE

I mille rivoli attraverso cui può logorarsi – per effetto di incurie dal basso, o di noncuranze dall’alto – la quotidianità di chi si veda confinato entro le mura di un’istituzione totale.

Tormenti, depressioni, suicidi? Anche, in casi limite, per i soggetti meno temprati al disagio (e salvati magari dall’infermeria). Ma ancor prima, per tutti gli ospiti del luogo: momenti di inciviltà forzata, promiscuità oltre i limiti, sovraffollamento esagerato, incolmabilità dei vuoti, ozio 24 ore al giorno, brutalità ricorrenti. I restanti disagi, più sottili o minimali: rapporti difficili con l’esterno, odori nauseabondi, incomprensione per ogni malessere invisibile, medicine scadute, cibi talora immangiabili, mancanza di intimità, inselvatichimenti.

L’ambiente, i beni naturali, la città, il quartiere.

Le colpe di costruttori spregiudicati, la disapplicazione delle regole; sanzioni amministrative rinviate, inibitorie sospese, il disarmo eventuale degli enti pubblici.

Respirare veleni, il bosco con gli alberi che muoiono, l’acqua in cui è pericoloso fare il bagno. Le periferie con le buche sul manto stradale, ridotte a polvere e cemento; comunque, le automobili salvaguardate più dei bambini. E poi discariche dietro l’angolo, orrori urbanistici, fiumi imputriditi, i TIR lungo la strada a pochi metri (solai che vibrano, finestre chiuse a ogni ora, vetri tremanti); giardini pubblici coi topi, la discoteca o il caffe-rock sotto casa, fino alle ore piccole.

I rapporti di vicinato, le locazioni urbane, il condominio, le servitù prediali.

Ogni tanto (stando alla lettura dei giornali) lampi improvvisi di follia, pistole sfoderate, stragi di innocenti. Prima però, giorno per giorno, aspettando il diritto: il logorio dei dispetti, l’escalation delle ritorsioni; pollai costruiti senza permesso, guerre di posizione, appartamenti non aggiustati o non restituiti, miasmi ricorrenti. Lavatrici di notte, atti emulativi, scope battute sulla parete divisoria, traffici pomeridiani a luci rosse, insulti sulle scale – cani felici che abbaiano, cani abbandonati che guaiscono, tutta la notte.

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