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giovedì, 9 Maggio, 2024

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I danni sociali ed economici della violenza negli stadi

Su Il Messaggero Mario Benedetto ha fatto un’attenta analisi sui danni sociali ed economici della violenza negli stadi. Gli ultimi fatti di cronaca da cui partire sono le vicende del derby tra Roma e Lazio di questo fine settimana. Di seguito riportiamo alcuni estratti dell’articolo, nei suoi passaggi più importanti:

“È diventata una questione di civiltà. Una soluzione alla violenza negli stadi, nello sport e nel calcio, in particolare, sembra ogni giorno meno rimandabile. Ai violenti diciamo ci “avete rotto il calcio”. Con violenze non solo gratuite, ma dannose e insopportabili. E non possiamo tollerarlo. È una lesione nei confronti dei diritti di tutti alla quale andrebbe messa la parola fine. Parliamo dei diritti dei cittadini.

I diritti lesi sono quelli di tutti i cittadini, chiamati a sostenere i costi dei danni causati dai teppisti della domenica. Dal 2022 sono oltre 6mila i tifosi colpiti dai Daspo. Sinceramente, buttare soldi per queste “teste calde” rappresenta un altro fattore che rende la situazione intollerabile. Lesi anche i diritti delle famiglie, degli sportivi e dei tifosi veri, che aspettano questi momenti di svago per coltivare una passione, per sostenere una fede sportiva, e invece, se tutto va bene, arrivano nei pressi di stadi blindati sempre più simili ad arene dei gladiatori che a luoghi di sport e divertimento.

Per non parlare dei diritti delle Forze dell’ordine. È il loro lavoro, si dice, ma sinceramente di insostenibile c’è anche il solito bollettino di “guerra” che arriva il fine settimana dagli stadi d’Italia, con agenti aggrediti e feriti. Quando di guerre, purtroppo, ne abbiamo già sin troppo piene le cronache. Allora non è concepibile e perdonabile danneggiare la quiete delle nostre città, dando la possibilità ad abitanti e turisti di viverle serenamente, specie nei fine settimana, per lasciare spazio a questi scontri tribali che con le parole “sport”, “calcio” e tantomeno “fede” hanno davvero pochissimo a che fare”.

In definitiva, conclude Benedetto: “Si sta rompendo un ingranaggio che è insieme sociale, sportivo ed economico”.

Qui l’articolo completo:

https://www.ilmessaggero.it/editoriali/primopiano/danni_sociali_violenza_stadi-8041905.html?refresh_ce

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