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giovedì, 19 Settembre, 2024

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Milano: “Un cambio di prospettiva per una nuova economia sociale”

Nella cornice della corte di edilizia popolare di via Rivoli 4 a Milano, sabato 27 luglio 2024 ha avuto luogo il Simposio “Un cambio di prospettiva per una nuova economia sociale” condotto dal giornalista Giuliano Marrucci. Un’iniziativa organizzata in tempi lampo, una volta appreso che dopo la MMT Conference all’Università di Leeds, l’economista statunitense Warren Mosler, cofondatore della Teoria della Moneta Moderna, avrebbe fatto tappa in Italia.

https://mmtconference.uk/conference2024#schedule

Bottega Partigiana, Cortili Solidali, Idee Sottosopra e Multipopolare hanno organizzato l’evento per proporre alle Istituzioni italiane di sperimentare piani di Lavoro Garantito nel settore non profit allo scopo di abbattere la disoccupazione e di potenziare le attività sociali e culturali che producono un valore utile alla collettività.

La Vicepresidente del Consiglio Comunale Roberta Osculati ha accolto l’iniziativa portando i saluti del Comune di Milano agli economisti e tutti gli Enti che hanno organizzato e sostenuto l’iniziativa.

LO STATO DELLE COSE È DAVVERO TRAGICO

Come ha ricordato la professoressa Anna Maria Variato dell’Università di Bergamo, dai dati di Oxfam e di Istat si rileva una netta tendenza per cui i ricchi diventano sempre più ricchi, mentre la parte relativamente più povera della società diventa sempre più povera. In Italia, tra il 1980 e il 2016, questo divario è sempre aumentato. L’1% della popolazione più ricca ha visto aumentare il proprio reddito del 64%, mentre il 60% delle persone è arrivato a detenere solo il 14% della ricchezza del Paese. La povertà assoluta è più che raddoppiata e negli ultimi anni l’incidenza della povertà è aumentata soprattutto nel Nord Italia, da sempre considerato il motore economico del Paese.

L’austerità e il patto di stabilità hanno contribuito in modo determinante a questa situazione, sia in Italia sia in altri Paesi dell’Unione Europea, in quanto impediscono una spesa pubblica funzionale alle reali esigenze dei territori.

È UN CRIMINE CONTRO L’UMANITÀ CREARE DISOCCUPAZIONE E POI NON FARSENE CARICO

A fine del suo mandato da Presidente della Banca Centrale Europea, l’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi ha affermato che la MMT (la scuola di pensiero economico sociale cofondata da Warren Mosler) va tenuta in considerazione.

https://www.youtube.com/watch?v=DmuRCx20rmE

Il monito all’Italia del cofondatore del Centro per il pieno impiego e la stabilità dei prezzi presso l’Università del Missouri-Kansas City Warren Mosler è di coinvolgere le Istituzioni italiane e gli eletti al Parlamento Europeo al fine di creare alleanze con altri Stati membri che soffrono anch’essi a causa delle politiche di austerity, in modo che l’obiettivo della stabilità dei prezzi non ricada più sulle spalle dei disoccupati e della fascia più fragile della popolazione. La soluzione proposta dall’economista statunitense è quella di attuare dei piani di Lavoro Garantito per permettere a coloro che non trovano lavoro (o che non lo trovano adeguato alle loro competenze) di poter essere impiegati da Enti del Terzo Settore, con un salario retribuito dal Settore Pubblico.

I diritti sociali, come anche le analisi dei dati macroeconomici, dovrebbero creare concordanza nell’opinione pubblica in quanto trasversali alle forze politiche e in quanto “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Il Presidente della Commissione Speciale per l’Economia Civile e lo Sviluppo del Terzo Settore del Comune di Milano Valerio Pedroni ha fatto presente come molto spesso negli Enti non profit lavorino operatori altamente qualificati, ma con stipendi non consoni alle attività svolte e alla professionalità impiegata, e come i Comuni non dispongano di sufficienti risorse per sostenere i costi in crescita del welfare.

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