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giovedì, 2 Maggio, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

“Il diritto alla bellezza è un diritto collettivo” di Eugenio Giannetta

Qualche anno fa Mondadori ha pubblicato un libro intitolato Manuale dei diritti fondamentali e desiderabili, con l’obiettivo di dimostrare che prima dei doveri vengono i diritti, anche quelli non sanciti (o non ancora) da Carte o Dichiarazioni. Il libro, curato dalla giornalista Paola Severini Melograni, raccoglie testimonianze di autori e personaggi diversi fra loro, alcuni noti, altri meno, ma ognuno fra i primi del proprio settore di competenza, ed è dedicato a Piero Melograni, cui lo scorso settembre sono ricorsi i dieci anni dalla scomparsa. Piero Melograni era uno storico, un intellettuale libero e impegnato, che partecipò come rappresentante della Camera al progetto di stesura della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, approvata a Nizza nel Duemila. Questo preambolo è necessario per raccontare l’intreccio che vede nel tema dei diritti un elemento per migliorare il mondo in cui viviamo: "Tutti sappiamo che la Costituzione Americana prevede il diritto alla felicità – scrive nell’introduzione al Manuale Paola Severini – ma ci siamo mai chiesti perché i Padri Costituenti italiani non lo presero in considerazione?". La verità è che la vita è fatta di diritti diversi, non solo fondamentali, ma desiderabili, auspicabili, possibili, ed è a partire da questi che, oggi più che mai, dobbiamo interrogarci sul diritto alla poesia e sperare nel diritto alla bellezza. Cosa significa, però, in fondo, diritto alla bellezza?

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