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giovedì, 16 Maggio, 2024

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Il Memorioso, lo spettacolo e il confronto con le migliaia di studenti collegati in diretta

Oltre cinquantamila studenti da tutta Italia hanno seguito stamattina in diretta lo spettacolo Il memorioso. Breve guida a distanza alla memoria del bene – scritto a quattro mani dall’attore Massimiliano Speziani insieme a Paola Bigatto sugli scritti di Gabriele Nissim, trasmesso in streaming dal Centro Asteria di Milano in occasione del Giorno della Memoria. Nel monologo Speziani ha raccontato le storie di chi ha fatto, o tentato di fare, il bene salvando gli altri a proprio rischio e magari è stato dimenticato o ignorato, come è avvenuto per Armin Wegner e Jan Karski. Persone come altre, non degli eroi, ma che non sono rimaste in differenti. All’iniziativa, organizzata dall’Associazione Giardino dei Giusti di Milano (composta da Gariwo insieme al Comune di Milano e all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), hanno partecipato il Presidente del Consiglio comunale di Milano Lamberto Bertolé, Suor Elisabetta Stocchi, co-direttrice del Centro Culturale Asteria, il Presidente di Gariwo Gabriele Nissim e l’onorevole Emanuele Fiano, che ha ricordato la figura del padre Nedo recentemente scomparso, dopo essere stato un testimone instancabile della terribile esperienza della deportazione e dell’internamento ad Auschwitz e un difensore della libertà e della democrazia. Molte le domande dei ragazzi sulle figure dei Giusti proposte dall’attore e sulla necessità di non dimenticare il passato. “Il bene come antidoto al male corrisponde alla verità di sé stessi, il dovere della Memoria è un qualcosa di importante che appartiene a tutti” ha detto Emanuele Fiano a chi gli ha chiesto come fa ad avere la forza di parlare di suo padre e di quello che ha vissuto. Al quesito “come si può essere Giusti oggi?” ha risposto il presidente di Gariwo Gabriele Nissim, “Il male nel mondo avviene perché gli uomini hanno scelto di farlo, non è un qualcosa di astratto. I Giusti sono quelli che hanno deciso di fare una scelta diversa, ed è sempre possibile farla. Si può scegliere di amare e difendere la pluralità umana. La grande sfida dei Giusti è quella che l’umanità possa vincere”. Il Console onorario d’Armenia in Italia e co-fondatore di Gariwo Pietro Kuciukian, ha invece indicato come rispondere a chi non crede alla Shoah. “Il negazionismo è la continuazione della perpetrazione di un genocidio, negandolo si crea la possibilità che si possa ripetere.” Alla domanda “Come facciamo ribellarci al male noi che siamo piccoli?”, la responsabile della Commissione didattica e co-fondatrice di Gariwo Anna Maria Samuelli Samuelli ha detto che “Cercare le storie dei Giusti è già un piccolo passo verso la strada che conduce a luoghi sempre più belli, ci sono tante piccole occasioni per far capire con i vostri comportamenti quali sono i sentimenti più preziosi, lì sta la voce dei Giusti.” Da Speziani infine un appello all’impegno dei giovani memoriosi, per non lasciare che il virus dell’indifferenza ci contagi”.

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