15.7 C
Roma
martedì, 14 Maggio, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

Entro il 2034 l’Italia perderà 1,4 milioni di giovani tra i 3 e i 18 anni

La legge di Bilancio trasmessa al parlamento registra nei conti dello Stato il taglio di spesa legato alla riduzione dei presidi nei prossimi dieci anni. I dati dicono infatti che, il prossimo anno in Italia il numero dei ragazzi raggiungerà la soglia degli 8,1 milioni ma che nei prossimi dieci anni diminuirà fino ad arrivare ai 6,7 milioni nel 2034, 100mila alunni l'anno.

Per questo il governo ha avviato la razionalizzazione della rete scolastica. Ad essere cancellati saranno almeno 600 istituti mentre nei prossimi otto anni si dimezzerà il numero dei dirigenti scolastici.

In realtà è stato già il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, a prevedere entro la fine di quest’anno, l’avvio della riorganizzazione del sistema scolastico per tenere conto degli effetti della denatalità, ha anche previsto che la scrematura degli istituti in eccesso farà risparmiare 470 milioni di euro nei prossimi dieci anni.

Inoltre, la manovra include l'utilizzo di un nuovo coefficente per la formazione delle sedi scolastiche autonome. Attualmente, infatti, vengono assegnati un dirigente scolastico e un direttore dei servizi generali e amministrativi alle istituzioni scolastiche con almeno 600 alunni. In futuro, Il numero di alunni che dà diritto alla scuola ad avere un preside, sarà calcolato con un nuovo algoritmo che terrà conto degli alunni iscritti alle scuole statali, dell'organico di diritto nell'anno di riferimento, un coefficiente da 900 a 1000 e una correzione base alla densità di popolazione per chilometro quadrato.

Sarà un decreto ad indicare il numero dei dirigenti scolastici assegnati per regione. 

Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’Istat nonché professore ordinario di Demografia, commenta i dati dicendo come la decrescita della popolazione scolastica è già ben nota:

“E’ una tendenza molto grave ma attesa, che ora si sta concretizzando sempre di più. Dal 2008 la dinamica della natalità è in calo anno dopo anno: nel 2021 siamo scesi sotto quota 400 mila nascite e quest’anno ci sarà un’ulteriore riduzione. Quindi, nonostante un certo contributo dell’immigrazione, anche il numero degli studenti non può che diminuire”.

Il professore continua, parlando degli effetti che riscontreremo nei prossimi anni:
“Se la decrescita è di queste dimensioni decresce anche l’economia. Da qui al 2070 stimiamo una perdita di Pil di circa 500 miliardi. Ancora prima, nell’arco di vent’anni, ci sarà una riduzione delle unità di consumo, calcolate in base alle famiglie, del 2,5 per cento. In alcune Regioni anche del 10. Senza contare che l’Italia vedrà diminuire il suo peso internazionale”.

Sottolinea inoltre come nell'eventualità in cui si decida di chiudere una scuola, bisogna anche mettere in condizione i bambini di frequentarne un’altra, senza troppi disagi per loro e per le loro famiglie.
“L’istruzione almeno dell’obbligo è un servizio essenziale. Stiamo parlando di diritti non negoziabili”.

A seguire si parla della possibilità che si inverta la tendenza tornando a popolare le classi.
“Dobbiamo provarci. […] Anche incrementando la fecondità, la base delle potenziali mamme si restringe, per effetto delle mancate nascite del passato”. Affermando che l'immigrazione darà un importante contributo: “[…]Però ricordiamo che le nostre proiezioni sulla popolazione, quelle da cui nascono le stime sul numero degli studenti, incorporano giù un flusso netto di 130 mila persone l’anno. Quindi il contributo è importante, ma in parte è già in atto. Inoltre è noto che dopo un certo tempo gli immigrati tendono ad adeguarsi ai comportamenti del Paese in cui vivono, anche sulla scelta di quanti figli avere”.

Conclude dicendo: “Voglio essere ottimista. Sta crescendo la consapevolezza, anche politica. Ci sono le premesse perché parta un piano di azioni coordinate.[…] Poi però serve anche un nuovo clima culturale. I figli sono un problema di tutti, una risorsa anche per chi non li ha".

ARTICOLI CORRELATI

CATEGORIE

ULTIMI ARTICOLI