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mercoledì, 22 Maggio, 2024

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Funerali Flavia Franzoni: Omelia del Card. Matteo Zuppi, Presidente della CEI

Riportiamo qui di seguito un breve estratto dall’omelia del Card. Matteo Zuppi, Presidente della CEI, in occasione dei funerali di Flavia Franzoni.

“Mentre trascorre la vita solo tu non sei mai. Santa Maria del cammino sempre sarà con
te”. Un cammino. Non possiamo stare fermi, altrimenti la vita ci cammina davanti e la
perdiamo. In questa casa, la sua parrocchia, con la sua comunità, dove si capisce che la
Chiesa è una casa e che contiene i nostri fratelli e sorelle del cielo, accompagniamo Flavia
con affetto, incredulità, dolore ma anche tanta consolazione e speranza. Cammina. Riprende il suo cammino bruscamente interrotto e insieme a San Francesco, che la attendeva sulla terra e la accoglie in cielo, insieme ai suoi cari, ultima la mamma Paola, il
piccolo grande Matteo, ai tanti, ai quali la sua vita è legata, giunge dove termina la via degli uomini, che non è mai un cerchio che si chiude su sé stesso ma un cammino che giunge alla sua meta: la casa del cielo. È un legame che ci unisce e che nessuno può spezzare, perché un legame di amore. E solo un legame e un legame di amore vero ci rende liberi, autonomi non perché individualisti ma persone e insieme. Insieme, tanto che si entra in simbiosi, si assomigliano persino le calligrafie, ma diversi perché insieme è la garanzia della diversità. E l’amore è concreto, non è mai solo spirituale. Prende tutta l’anima ma anche tutto il corpo e tutta la mente. Un legame, il giogo dolce e leggero di cui parla il Vangelo. È un legame abbondantemente d’oro che ha legato Flavia a Romano e viceversa, legame dove si confonde la metà dell’uno e dell’altra, eppure dove ognuno era se stesso proprio perché insieme, dove si impara insieme, dove lo sguardo univa sempre, tanto che spesso sembrava che lei non ci fosse ma c’era, invece. Legame dove tutti diventano belli perché pieni di amore ma legame che richiede quel trucco, come dice Romano, fondamentale che è la manutenzione. Ha funzionato. Fino alla fine e adesso si trasforma, la manutenzione, che è sempre necessaria e possibile! Il legame dei nostri legami, che li genera e li mantiene più di tutti, è quello con Gesù, vero compagno della nostra e della vostra vita, che è stato in mezzo a voi, dentro di voi, davanti a voi. È legame di amore che unisce Flavia a Giorgio e Antonio, alle loro famiglie, ad Alessandro, alla grande – non dico quanto le stelle del cielo, ma quasi – famiglia Prodi (fratelli, sorelle, zii, nonni e cugini di ogni ordine e grado). È legame che unisce alle sue e ai suoi nipoti, Chiara, Benedetta, Maddalena, Davide, Giacomo e Tommaso che, con curiosità, rispettoso e profondo affetto, con cui tutti ricordiamo, Flavia contemplava e ascoltava con tanto intelligente e libero cuore insieme ai loro amici. Una grande nonna. Insomma è il legame di amore che ci aiuta a capire quel giogo dolce e leggero di Gesù, legame di amore che rende pieni i nostri, al di là di noi, che unisce terra e cielo, presenti anche quando il male sembra spezzarlo e rende amara e atroce l’assenza. È il legame che vince la nostra solitudine, ogni solitudine, perché niente ci può separare da Gesù e da quanti vivono con lui.

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