Ogni detenuto è anzitutto un essere umano, un cuore pulsante e un cervello pensante. Prima dell’arresto aveva un’identità che, durante il trauma di processo e detenzione, ha subito graduali modifiche. Ciò che resta dopo anni dietro le sbarre è sovente una persona con identità, individuale e sociale, ridotte al puro livello di sopravvivenza. La sua mente si accartoccia sui dettagli quotidiani, s’aggrappa al minuscolo per non cedere alla follia, e perde la capacità di concepire lo spazio aperto.
Nel giugno 2014 Sibyl von der Schulenburg fu invitata a una tavola rotonda sul valore delle attività creative in carcere per esporre le sue riflessioni sulle proprietà benefiche della scrittura dal punto di vista psicologico. L’incontro si svolse a San Marino, nel quadro della manifestazione Artespirito, e fu in quell’occasione che presentò la prima edizione di un Premio Letterario riservato ai detenuti, finalizzato a incentivare la scrittura creativa in carcere.
Nel 2015 è nata Artisti Dentro Onlus, un’associazione fondata da persone che hanno ritenuto di volersi impegnare per offrire un’occasione in più ai detenuti. L’obiettivo dell’associazione è di portare in carcere arte e cultura come mezzi di svago e crescita per degli esseri umani condannati a vivere in spazi ristretti e in carenza di stimoli. Tutti i progetti sono gestiti dall’associazione.
Come risulta dallo Statuto, l’associazione è di tipo culturale e si adopera per promuovere attività di vario genere che possano raggiungere l’obiettivo, nel rispetto dei diritti dell’uomo, a prescindere dai motivi che l’hanno portato alla condizione di detenzione.
L’organizzazione opera solo attraverso soggetti che offrono prestazioni a titolo di volontariato. I progetti attivati sono principalmente concorsi che hanno il vantaggio di non richiedere contatti vis-à-vis con i detenuti, ma si svolgono solo per posta. Nel 2014 è stato attivato il progetto Scrittori Dentro, nel 2015 Cuochi Dentro e nel 2016 si apre il progetto Pittori Dentro.
Le premiazioni dei concorsi si svolgono all’interno delle carceri: nel 2014 a Padova, nel 2015 a Milano – Bollate, nel 2016 a Parma e Milano-Bollate, nel 2017 a Como, nel 2018 a Pavia e nel 2019 a Milano – Opera. L’evento di chiusura dei progetti 2020 è avvenuto online, nella cornice di Bookcity, a causa dell’emergenza sanitaria. Le mostre di mail art si svolgono invece in ambienti liberi.
Scrittori Dentro è un premio letterario alla sua ottava edizione. È nato con l’intento di aiutare i detenuti a dispiegare la mente, attingere alla memoria e riapprendere a organizzare il pensiero in ambito spazio-temporale, per trovare il modo di vivere, qui-e-ora, un’esistenza cosciente e dignitosa.
L’obiettivo è la stimolazione produrre poesie ma, soprattutto, racconti che vadano oltre le sbarre, nella convinzione che la forma narrativa metta a disposizione dello scrittore la possibilità di inscenare la propria esistenza attraverso personaggi di fantasia, scegliendo di essere l’uno o l’altro. È un modo di traslare la propria vita nei personaggi che permette una visione degli eventi e delle emozioni da una prospettiva diversa.
Una prima commissione di Scrittori Dentro seleziona le opere finaliste che saranno pubblicate. Ai finalisti è offerto un light editing, che significa fare una revisione sulla tecnica, sullo stile di scrittura e sulla coerenza dei contenuti per ottenere una maggiore forza narrativa. Questo lavoro è fatto dagli autori con l’aiuto di scrittori qualificati che operano sulla base del volontariato. Il lavoro richiede in genere qualche mese e, per questo motivo, il premio letterario si rivolge ai detenuti con sentenza definitiva.
Le opere sono poi valutate da una giuria attualmente presieduta da Lella Costa.
Per la quarta volta è stata offerta una sezione di testi rap che sarà giudicata da esperti del settore. Le edizioni precedenti hanno confermato il desiderio di rap presente nelle carceri. Siamo propensi a classificarlo una forma di arte letteraria piuttosto che musicale e per questo la offriamo ancora nel concorso “Scrittori Dentro”. Il giurato d’eccezione del 2020 è stato Davide Shorty, concorrente all’evento musicale Sanremo 2021.
Cuochi Dentro è il premio culinario nato nella convinzione che il cibo unisca gli uomini a prescindere dai linguaggi e dalle culture. Dato che nelle celle italiane si cucina, l’arte culinaria è già diffusa dietro le sbarre; l’intento dell’associazione è di stimolarla ulteriormente e dare anche a chi non sa scrivere la possibilità di partecipare a un concorso. Si presume che nel peggiore dei casi, anche un non italofono riesca a trovare qualcuno che gli scriva una ricetta.
Alla sua settima edizione, il premio culinario vede una giuria che integra aspetti diversi dell’arte in oggetto (scuola di cucina in carcere e fuori, blogger e chef stellati) presieduta dallo chef Claudio Sadler.
Pittori Dentro è l’ultimo e più partecipato progetto. Nato nel 2016, ha dimostrato di saper stimolare la creatività dei detenuti e smuovere le loro energie psichiche. Il concorso si rivolge a persone che presumibilmente hanno poco spazio e materiale a disposizione ma vogliano cimentarsi nell’arte visiva in senso lato, includendo il disegno, la pittura e il collage, qualsiasi cosa si possa creare su una superficie in carta di cm 10 x 15. Si tratta di mail art, un’opera che dovrà viaggiare attraverso le sbarre, superare i pericoli e le avversità della società esterna, il tempo meteorologico e anche la casualità. L’oggetto che alla fine arriverà nelle mani dei giurati sarà la vera opera d’arte che rappresenterà la voce “dentro”, quella che non riesce in genere a penetrare la società esterna.
La giuria di Pittori Dentro ricalca come idea quella di Cuochi Dentro cercando di rappresentare diversi aspetti dell’arte. Presidente di questa giuria è Maria Fratelli.
I tre progetti godono dei patrocini della Città Metropolitana di Milano.