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lunedì, 29 Aprile, 2024

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Terzo settore: dalla Fondazione Baroni 306mila euro a 11 progetti di inclusione

Undici progetti finanziati nel campo della disabilità per un totale di 306mila euro messi a disposizione, attraverso tre bandi, dalla Fondazione Giovan Battista Baroni Ets.
Ieri sera, al Circolo Canottieri Aniene di Roma, si è svolta la cerimonia di premiazione degli enti che, dopo un’attenta valutazione del Consiglio direttivo della Fondazione, si sono visti sovvenzionare le iniziative nell’ambito degli avvisi che riguardavano l’inserimento sociale e lavorativo, l’inclusione attraverso lo sport e la ricerca scientifica per il miglioramento della salute e della qualità della vita.

La serata, dopo i saluti del presidente del circolo, Massimo Fabbricini, è stata animata da un momento di dibattito sui temi della solidarietà e della partecipazione attiva, condotto dalla giornalista Greta Mauro, cui hanno partecipato Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Matilde Bernabei, produttrice televisiva, Giovanni Malagò, presidente del Coni, Massimo Martinelli, direttore del Messaggero, Federico Palmaroli (in arte Osho), autore satirico, Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, Edoardo Giordan, schermidore paralimpico e testimonial della Fondazione Baroni, e Giuseppe Signoriello, presidente della Fondazione Baroni.

I 101mila euro previsti dal bando ‘Assistenza e solidarietà’ sono andati a quattro iniziative. L’associazione ‘La Sonda su Marte Aps’ è stata selezionata per la quarta fase del progetto ‘Casa Nostra’, avviato nel 2016, che punta a migliorare le autonomie, le abilità relazionali, lavorative e domestiche di quattro ragazzi con Disturbo dello spettro autistico (Dsa). L’associazione ‘La Casa di Cristina’ è stata premiata per il progetto ‘Le vie dell’Abruzzo sono infinite’, mirato a garantire ai giovani disabili l’accesso libero e gratuito ad attività socio-educative per la crescita personale e relazionale, in un percorso laboratoriale di tipo culturale e artistico che riscopre e valorizza le risorse naturali dell’Abruzzo. L’associazione ‘La Maison Aps’ ha visto finanziato il progetto ‘Cosmesi inclusiva’. Il diritto alla bellezza’ che punta a migliorare la condizione delle persone disabili e delle loro famiglie attraverso azioni di qualificazione lavorativa e inclusione sociale. Mentre la cooperativa ‘Parsec Agri Cultura’ è stata scelta per il progetto ‘PartecipAzione’ che punta all’integrazione e alla formazione personale attraverso le competenze legate all’agricoltura sociale.

Altre quattro iniziative sono state scelte per il bando ‘Sport’ che assegnava ulteriori 100mila euro. L’associazione sportiva dilettantistica Scuola judo Tomita ha vinto con ‘Judo per tutti’: corsi di judo per le persone con disabilità cognitive che quindi si allenano, fanno amicizia, crescono e migliorano insieme a ragazzi normodotati. La cooperativa sociale onlus ‘Mio fratello è figlio unico’ è stata premiata per il progetto pilota ‘Attiva-mente’ che nei Municipi XII e XIII di Roma punta su un percorso multidimensionale di crescita basato sulla pratica di attività motorie per ragazzi con disabilità intellettiva, a partire da quelli affetti da Dsa. L’associazione sportiva dilettantistica ‘Romanes Wheelchair Rugby’ è stata, invece, scelta per l’iniziativa ‘Spin the wheel’, che si dipana tra workshop e attività educative nelle scuole sui temi della diversità e inclusione attraverso la pratica del rugby in carrozzina. Infine, la Fondazione Hopen si è aggiudicata il bando per i corsi di karate e danza. La prima disciplina è molto adatta alle esigenze di concentrazione e controllo dell’iperattività, la seconda contribuisce in modo efficace alla costruzione dell’esperienza creativa.

Il bando ‘Ricerca scientifica’ ha assegnato infine 105mila euro a tre progetti. L’Aieop (Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica) ha promosso l’implementazione digitale della piattaforma Cineca per la centralizzazione dei tumori pediatrici del Sistema nervoso centrale, ai fini di una migliore classificazione e una più precisa definizione terapeutica. La Fondazione David Chiossone è stata invece scelta per un nuovo processo di presa in carico che ottimizza la tempistica della gestione di tutte le disabilità conseguenti un episodio cerebrovascolare acuto. Infine l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù è stato finanziato con ‘Sport per tutti’ che riguarda 20 soggetti di età̀ compresa tra 4 e 17 anni, con disabilità neuro-motoria: si effettueranno valutazioni cliniche e strumentali volte a documentarne il profilo funzionale e gli ausili e protesi adattati necessari per la pratica sportiva.

Il presidente di Fondazione Baroni, Giuseppe Signoriello, ha affermato: “Quest’anno abbiamo premiato 11 progetti, ma ben 70 domande sono pervenute in risposta ai bandi. Se da un lato siamo più che soddisfatti della risposta ricevuta, che conferma la nostra presenza in aree dove il disagio è forte e quindi con il nostro contributo è stato possibile migliorare delle future aspettative, d’altro canto sottolinea la carenza di adeguati supporti quando si parla di ricerca, sport inclusivo ed ancora di più assistenza. Singole entità, per quanto dotate di buona volontà, possono fare poco, sono convinto che l’aggregazione di realtà come la nostra, il coinvolgimento di aziende, ora che il bilancio solidale è finalmente entrato nelle corde degli imprenditori, potrebbe realizzare grandi progetti coinvolgendo sempre più persone. Spesso le mission sono diverse, ma il fine è sempre il miglioramento della vita degli altri. Noi continueremo la nostra attività cercando di coinvolgere sempre più realtà e cercheremo, forti della nostra storia, di raccogliere risorse necessarie per grandi progetti come la casa del dopo di noi o lo sportello di ascolto ed intervento per disabili fisici o psichiatrici che sono ancora più esposti alla violenza”.

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La Fondazione Giovan Battista Baroni (www.fondazionebaroni.it) nasce il 17 febbraio 1972 per volere testamentario di Giovan Battista Baroni, ufficiale dell’esercito, morto nel 1971. Baroni dispose che il proprio patrimonio fosse destinato ad opere di bene, preferibilmente a Roma, in favore di soggetti motulesi, neurolesi e neuromotulesi. Già dal 1981 la Fondazione Baroni destina risorse in favore di iniziative benefiche.

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