Pubblichiamo la risposta di Laura Coccia a Concita De Gregorio:
Io sono disabile a 29 anni ho conseguito un Dottorato di Ricerca, la più giovane del mio ciclo, e parlo correttamente 4 lingue, perché hanno abolito le classi differenziali.
Quando ero alle elementari la società ci chiamava HANDICAPPATI e il mio posto era su una sedia lontano dagli altri, lontano dagli sguardi perché, come diceva la mia maestra: “così stai seduta e non si vede niente”.
Ecco perché, cara Concita De Gregorio, le parole sono importanti, perché marchiano e imprimono le nostre vite per sempre. E se ci battiamo per un cambiamento culturale e linguistico non è perché “non si può dire più niente”, ma per fare in modo che nessuno possa più subire quello che abbiamo passato noi.