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lunedì, 20 Maggio, 2024

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Al Cinema Farnese di Roma il film “1938 – DIVERSI”

Per iniziativa della Fondazione Museo della Shoah martedì 27 Giugno alle ore 21,00 verrà proiettato al Cinema Farnese di Roma il film “1938 – DIVERSI”, di Giorgio Treves.

Sanzioni, obblighi, espulsioni, umiliazioni, privazioni, fino all’internamento e alla deportazione. L’Italia non fu seconda a nessuno per la meticolosità e la durezza delle misure imposte agli ebrei. Il 14 luglio 1938, “Il Giornale d’Italia” pubblicava il Manifesto della Razza, redatto e firmato da sedicenti scienziati italiani che stabiliva inconfutabilmente la suddivisione dell’umanità in razze, l’esistenza di una razza italiana pura e la non appartenenza degli ebrei alla razza italica.

In dieci punti travestiti da scienza, l’Italia si proclamava “francamente razzista” e apriva ufficialmente la campagna d’odio antisemita, propagando una sintomatologia virale che dalla discriminazione sarebbe diventata caccia all’ebreo da spedire nei campi di sterminio nazisti.

Attraverso interventi e testimonianze, letture e documenti, Giorgio Treves ricostruisce il contesto, la genesi e la natura della legislazione antiebraica dalla sua fase di avvio, alla confluenza tra razzismo coloniale e antisemita, fino ai tardivi risarcimenti da parte della Repubblica. I filmati d’epoca scorrono e mostrano come in Italia il Fascismo si sia sempre collocato e strutturato in una strumentale continuità storica della stirpe romano-italica, di cui rappresenta l’approdo evolutivo e di cui la matrice cattolica ha costituito il formidabile collante da cui l’ebreo restava alieno, minaccia per la società italiana che ‘a ragione’ lo rigettava come corpo estraneo, straniero.

Risalendo il tempo, ripercorrendo le pagine ignobili della nostra storia, la proclamazione dell’impero in Etiopia e la segregazione della sua popolazione, il regista disegna un profilo di un Paese ‘inedito’ con cui dobbiamo ancora fare i conti. In una stagione buia, dominata dagli appelli al “prima agli italiani”, da sentimenti nazionalisti e antieuropei, da pulsioni identitarie e xenofobe, da parole d’ordine della destra radicale e da un’onda nera sulla (preoccupante) soglia dell’esecutivo, 1938 – Diversi riporta al centro del discorso pubblico un’eredità politica pesante, denunciando quel fascismo eterno, che è titolo di un celebre intervento di Umberto Eco.

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