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lunedì, 29 Aprile, 2024

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“I punti da migliorare affinché ci sia un buon lavoro per tutti” di Raffaele Bonanni

Raffaele Bonanni, sindacalista italiano ed ex segretario generale della CISL scrive in un articolo di Interris.com i punti da migliorare per risolvere la questione lavorativa in Italia.

Bonanni inizia affermando che “la questione del lavoro continua ad essere nel fondo delle preoccupazioni della politica italiana” e come ormai, spiega, “difficilmente si ha la possibilità di mettere a fuoco l’insieme della questione lavoro” riferendosi alle numerose interviste che si concentrano sui diversi punti dell’argomento “ma si tratta prevalentemente di valutazioni strumentali che attengono spesso le banalità del sentito dire”. 

Paragona il lavoro come un organismo composto da “elementi interdipendenti”, facendo un esempio, aggiunge che l’occupazione “non si incrementa attraverso la riduzione degli obblighi contributivi” va invece aumentato il salario per evitare “ l’ulteriore impoverimento dei lavoratori dipendenti” . 

Riguardo alla formazione scrive, “una solida preparazione professionale dovrebbe essere in cima ai pensieri di ciascuno, ed allora perché istruzione e formazione hanno l’andatura delle lumache rispetto al procedere veloce delle nuove e mobilissime frontiere del digitale che pervadono il lavoro di questa epoca?”

La somma di tutte queste problematiche è “il freno costoso della lenta modernizzazione nelle produzioni e la sconcertante coesistenza tra le centinaia di migliaia di posti di lavoro non coperti in mancanza di professionalità adeguate all’economia digitale” nel mentre, i giovani rimangono disoccupati senza avere una formazione e gli anziani, in progressivo aumento, vengono  messi da parte dal cambiamento. 

Riflettendo su come il governo stia affrontando la questione, “ha già dato un segnale sul punto” riferendosi all’imposta sostitutiva IRPEF e delle addizionali regionali e comunali che nel 2023 sarà portata dal 10% al 5% e alle ultime dichiarazioni del Ministro del lavoro Calderone sul sostegno da fornire alla contrattazione di secondo livello a sostegno della crescita della produttività. 

Però ora, afferma il sindacalista, “bisognerebbe rendere stabile l’agevolazione allargando la platea a tutti i lavoratori. Segnare con forza la decisione di premiare molto più la produttività ed il merito “.

“Quando ognuno di noi vivrà in questo clima, sarà più facile legare il lavoro con l’istruzione e la formazione, il lavoro con una buona ed efficiente protezione sociale, il lavoro con buoni salari e ed una buona economia.” conclude Bonanni.


Fonte: https://www.interris.it/editoriale/i-punti-da-migliorare-affinche-ci-sia-un-buon-lavoro-per-tutti/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=giornaliera

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