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venerdì, 3 Maggio, 2024

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Disabilità, non solo diagnosi ma anche qualità di vita

Dopo nove anni di revisioni, nel maggio 2001, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblicò il sistema di classificazione che ancora oggi viene utilizzato nell’ambito della disabilità: la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute o più semplicemente ICF.

L’ICF è una classificazione che mira a descrivere lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti (sociale, familiare, lavorativo) al fine di cogliere tutte quelle difficoltà che nel contesto di riferimento possono causare difficoltà. 
Descrive le situazioni di vita quotidiana in relazione al loro contesto ambientale evidenziando l’unicità di ogni persona piuttosto che mettere in risalto la sua salute o la sua disabilità, per questo è considerato rivoluzionario. Non parla solo delle persone con disabilità ma riguarda tutti gli stati di salute, rendendo il suo uso, universale.

Inoltre, tra i suoi numerosi utilizzi, il testo viene utilizzato come riferimento linguistico che garantisce un dizionario standard per la descrizione della salute e delle condizioni ad essa correlata. In questo modo la comunicazione tra i vari professionisti diventa univoca e sempre comprensibile. 

In particolare, soffermandosi sulle diverse definizioni tra cui quella di salute: «Uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità». (OMS, 1948) e di disabilità, che abroga completamente il costrutto di "handicap",  definendola una difficoltà nel funzionamento a livello fisico, personale o sociale, in uno o più domini principali di vita, che una persona in una certa condizione di salute trova nell’interazione interazione con i fattori contestuali (l’ambiente). 

Parlando di ambiente si mette così al centro la qualità della vita, non c’è più solamente la diagnosi o la disabilità ma, assume particolare valore l’interazione tra la persona e l’ambiente circostante. 

Essendo questa reciprocità universale, tutti possiamo agire sull’ambiente per poter aiutare chi più ne ha bisogno dando un contributo determinante per l’inclusione sociale. Papa Francesco ci dice nell’enciclica “Fratelli tutti”, ossia il “far rinascere un’aspirazione mondiale alla fraternità”. Solo agendo in questo modo potremo diventare migliori e più attenti a chi soffre.


Fonte: 

https://www.interris.it/rubriche/opinione/non-solo-diagnosi-o-disabilita-mettere-al-centro-la-qualita-della-vita/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=giornaliera

https://toscana-accessibile.it/-/classificazione-internazionale-del-funzionamento-disabilita-e-salute-icf-

https://www.architutti.it/che-cose-licf/#:~:text=permette%20di%20produrre%20una%20reportistica,interazione%20tra%20individuo%20e%20contesto.

http://www.coesoareagr.it/wp-content/uploads/2016/08/SlideICF.pdf

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