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mercoledì, 15 Maggio, 2024

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Favarin: “Sindrome di Asperger: stigma culturale ancora troppo diffuso”

“L’autismo è essenzialmente un modo di essere, di funzionare. Il disturbo si presenta in modo molto variabile da caso a caso, ma con caratteristiche comuni che riguardano la comunicazione e l’interazione sociale. Nelle situazioni in cui si manifestano forme di sofferenza, che si configurano come veri e propri disturbi, l’autismo può diventare a tutti gli effetti una disabilità che, se non presa in carico, può abbassare notevolmente la qualità della vita del soggetto e dei suoi familiari”.

E’ la premessa a Interris.it di Simone Favarin, fondatore e presidente di Aspergeronline – associazione che promuove la conoscenza e l’inclusione delle persone neurodivergenti – per la Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger che si celebra annualmente il 18 febbraio. Il nome deriva da Hans Asperger, pediatra austriaco (nato il 18 febbraio 1906) che, agli inizi degli anni ’40 del secolo scorso, diagnosticò per primo questo quadro, per molti aspetti simili all’autismo.

La sindrome di Asperger: quali caratteristiche

Oggi la sindrome di Asperger, secondo le nuove classificazioni scientifiche, non è più considerata come una condizione a sé stante: nell’ultima edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM 5, 2013) viene fatta rientrare all’interno dei Disturbi dello Spettro Autistico con i quali condivide le difficoltà comunicative e socio-affettive e gli interessi ristretti e ripetitivi.

Rispetto all’autismo, la sindrome di Asperger si caratterizza per una minore severità globale nel funzionamento, con buone capacità cognitive e linguistiche ma con immaturità nella capacità di comprendere le regole della comunicazione sociale.

La sindrome di Asperger si considera un funzionamento che caratterizza il bambino, ragazzo, adulto per tutta la vita. E’ dunque importante riconoscerlo precocemente per poter circoscrivere le difficoltà e sostenere le vulnerabilità. I rischi maggiori per giovani e adulti, legati alle rigidità comportamentali e alle incomprensioni socio-emotive, sono l’isolamento sociale e la possibile conseguente depressione.

Approfondiamo il tema con Simone Favarin che del combattere lo stigma che grava sulle persone autistiche e sulla corretta divulgazione ha fatto una missione, prima che una professione.

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Fonte: https://www.interris.it/copertina/favarin-sindrome-asperge-stigma-culturale-ancora-troppo-diffuso/

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