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lunedì, 29 Aprile, 2024

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Primo risultato del grande Satyagraha 2024 di Nessuno Tocchi Caino

Di seguito la comunicazione di “Nessuno Tocchi Caino”,  lega internazionale di cittadini e di parlamentari per l’abolizione della pena di morte nel mondo: 

Dal 14 febbraio la Commissione Giustizia della Camera dei deputati ha iniziato l’iter della proposta di legge di Nessuno tocchi Caino presentata da Roberto Giachetti di Italia Viva volta a ridurre il sovraffollamento carcerario. Carolina Varchi per la maggioranza e lo stesso Roberto Giachetti per l’opposizione sono stati designati relatori del provvedimento.

La proposta prevede di aumentare i giorni di liberazione anticipata da 45 a 75 per quei detenuti che in passato l’abbiano già ricevuta per il loro buon comportamento. Inoltre, la proposta prevede la riforma organica dell’istituto della liberazione anticipata con l’aumento per il futuro da 45 a 60 giorni e una semplificazione della procedura di concessione.
Nel dare atto, tanto alla maggioranza quanto all’opposizione, di aver voluto
riconoscere e affrontare il problema del sovraffollamento e proseguendo il dialogo con le istituzioni, Rita Bernardini, Presidente di Nessuno tocchi Caino e il deputato Roberto Giachetti, che su questo hanno condotto uno sciopero della fame giunto per entrambi al 23° giorno , hanno deciso, per il momento, di sospenderlo. Affrontare il problema ormai non è più rinviabile anche perché dalle carceri continuano a giungere notizie drammatiche come quella dell’ennesimo suicidio verificatosi mentre scriviamo nel carcere di Lecce, il 20° dall’inizio di quest’anno. Ai 20 detenuti che si sono tolti la vita vanno aggiunti i 23 morti per cause dette naturali, semmai è possibile definire “naturale” e non criminale la morte in carcere di un essere umano. Con questo ritmo, alla fine dell’anno si registrerà la terrificante statistica di 150-160 detenuti suicidi, si rischia di superare ogni record italiano ed europeo.

Il sovraffollamento carcerario, la carenza strutturale di personale e di
risorse finanziarie, di educatori, di psicologi, di psichiatri, di lavoro, di scuola, di rapporti affettivi e di contatti umani significativi, di rispetto umano e di amore, sono le cause principali e dirette dei suicidi . Al 31 gennaio scorso le presenze di detenuti nei 189 istituti penitenziari ha raggiunto quota 60.637 in 47.500 posti disponibili. I detenuti aumentano a un ritmo di 470 unità al mese. Un trend che ci porterà a fine anno agli stessi livelli per i quali nel 2013 fummo condannati dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con la sentenza Torreggiani per sistematici trattamenti nelle carceri contrari al senso di umanità.

Il carcere non è solo uno spazio e un tempo di privazione della libertà, è diventato un luogo – letteralmente – di pena e di dolore, di privazione di tutto, della salute fisica e psichica e anche della vita. Per questo, superata l’emergenza sovraffollamento, occorre mettere mano con intelligenza e amore a una vera riforma dell’esecuzione penale che punti sulle pene e misure alternative alla carcerazione, molto più efficaci per ridurre la recidiva e quindi anche per la sicurezza della collettività. Per questo il Grande Satyagraha 2024 di Nessuno tocchi Caino volto a far conoscere la condizione delle carceri.

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