Si terrà a Pesaro-Urbino, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 di mercoledì 28 dicembre 2022, il ventitreesimo convegno internazionale “I Teatri delle diversità” a cura della Rivista europea omonima fondata nel 1996 da Emilio Pozzi e Vito Minoia, edita dal Teatro Universitario Aenigma.
Il titolo dell’evento: "Teatri di Interazione Sociale" richiama il pensiero dello storico del teatro Claudio Meldolesi (primo promotore della Rivista insieme a Pozzi e Minoia), importante riferimento nello studio delle interazioni tra teatro e società nel continuum delle pratiche performative. A identificare il campo specifico delle trattazioni il sottotitolo “poetiche e progetti di formazione: 3 focus su Disabilità, Disagio psichico, Carcere”.
Anima mundi è la terza opera di una trilogia intitolata Trittico della felicità umana; le prime due sono state, rispettivamente, Ciatu e Invasioni. Fonti ispiratrici l’opera di James Hillman, L’anima del mondo ed Il pensiero del cuore, la filosofia di Giordano Bruno e quella di Baruch Spinoza.
Ciatu è il respiro, lo pneuma, l’anima che vivifica il corpo, la meravigliosa unione dello spirito con la materia, che si anima, appunto; il Deus sive natura (“Il Dio, ossia la Natura”) è la scintilla del divino presente in ogni aspetto della natura, in ogni corpo, in ogni essere, che ha la dignità che gli deriva dal seme divino. Prende corpo una realtà, una visione del mondo dove non valgono più norme e canoni, che finiscono per omologare; dove, invece, ogni creatura, nella sua irripetibile singolarità, si sente parte della complessità del tutto, Anima mundi.
È qui programmata anche la proiezione del cortometraggio con la regia di Monica Felloni Andrei bene per il cinema muto, dove un giovane tetraplegico, Danilo Ferrari (attore di Nèon Teatro), comunica solo con gli occhi, si incontra in riva al mare con Maria Stella Accolla, che riesce a leggere il suo sguard dando voce ai suoi pensieri, e con Felice Tagliaferri, uno scultore cieco. Come farà uno scultore cieco a rappresentare il volto di un giovane che comunica solo con gli occhi? La risposta nelle poetiche immagini del corto, in questi due corpi che, sfiorandosi, tastandosi, annusandosi, abbracciandosi, entrano in comunione, si conoscono e si riconoscono a tal punto che Felice realizza un mezzobusto in marmo di Danilo dalla sconvolgente somiglianza. In collegamento online per questo incontro tutti i protagonisti del cortometraggio, insieme alla filosofa Chiara Tinnirello.
Alle 12.00 è prevista la terza sessione del convegno dedicata a Il filo di Arianna, Seminario di specializzazione sui linguaggi e le pratiche del teatro in carcere dedicato a Michelina Capato Sartore che il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere organizza a favore di persone interessate a operare professionalmente nel contesto penitenziario al fine di approfondire le tecniche espressive ma anche i metodi laboratoriali attraverso i quali si possa sperimentare una corretta relazione (pedagogica, artistica e umana) con chi, privato della libertà personale, è interessato a praticare un’esperienza teatrale. Il progetto sarà organizzato nel corso del 2023 a Pesaro e si qualifica nell’ambito del Protocollo d’Intesa triennale per la Promozione del teatro in carcere in Italia, che il Coordinamento ha rinnovato il 3 maggio 2022 a Roma con il Ministero della Giustizia (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità) e con l’Università Roma Tre. Interverranno, insieme a Valeria Ottolenghi (critico teatrale) i registi-pedagoghi Gianfranco Pedullà (Teatro popolare d’arte di Firenze) e Grazia Isoardi (Compagnia Voci Erranti di Saluzzo-Cuneo), i quali insieme a Michalis Traitsis (Balamòs Teatro di Ferrara) coopereranno alla conduzione della prossima sperimentazione intorno al Mito del Labirinto.
Via Peschiera, 30 – 61030 Cartoceto (PU) https://www.teatridellediversita.it/ tel. 339 1333907