17.8 C
Roma
giovedì, 2 Maggio, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

Dispersione scolastica, parla Marco Rossi Doria: “I fondi del PNRR inutili senza un’intesa sul territorio contro questa piaga” di Conchita Sannino

Di seguito riportiamo l’intervista che Conchita Sannino dela Repubblica” ha fatto a Marco Rossi-Doria sulla dispersione scolastica:

«Non ci sarà PNRR o cascata di miliardi che possa curare questa piaga, se non attraverso un’alleanza sui territori: servono le comunità educanti».

Marco Rossi-Doria, ex maestro di strada e già sottosegretario all’Istruzione (nei governi Monti e Letta) oggi è il presidente dell’impresa sociale “Con i bambini”, che gestisce il
Fondo nazionale di contrasto alle povertà educative.

Presidente Rossi-Doria, perché questi dati non smuovono mai nulla?

«Forse perché ne abbiamo troppi e quasi tutti approssimati per difetto. La dispersione scolastica ha, in ogni caso, da tempo, numeri inaccettabili in generale. E ancor più a Napoli».

Un anno fa, con l’allora ministro Bianchi, avete siglato il cosiddetto Patto educativo.

«Sì. Un’intuizione giusta, al momento dell’avvio delle misure PNRR. Era un Patto civile su questa trincea: la Curia, i ministeri di Welfare, Giustizia, Istruzione. Poi Regione, Comune, Terzo settore e l’impresa sociale “Con i bambini” che sostiene tanti cantieri innovativi. Lo abbiamo fatto ben sapendo cosa funziona perché i cantieri in azione da anni ce lo hanno insegnato».

Concretamente?

«Funziona il patto rione per rione tra scuole, terzo settore, parrocchia, volontariato. Funziona decidere insieme come usare i fondi che esistono, coordinarsi tra docenti, educatori, assistenti sociali, trainer sportivi e farlo in modo stabile, con regie di quartiere. Evitare sprechi e doppioni nell’uso dei soldi. Valutare gli impatti».

Ma è passato un anno…

«Difatti. E siamo in ritardo. E, inoltre, le modalità di erogazione dei fondi dati alle scuole mette in difficoltà i dirigenti scolastici nel fare valere l’alleanza territoriale con gli altri attori in campo».

Perché?

«Perché una parte della burocrazia del ministero non ha recepito le proposte di chi opera, lì è il punto. Però possiamo reagire».

Come? Cosa propone?

«Creiamo subito dieci regie di territorio e rafforziamo il coordinamento cittadino. So che Curia, Comune, Ufficio scolastico regionale sono d’accordo. La risposta a una crisi strutturale la si può dare dando forza all’alleanza del fare».

Lei è stato maestro tra i vicoli. La strada oggi inghiotte più o meno ragazzi di prima?

«Meno, ma solo perché c’è la denatalità. Eppure si possono ribaltare tanti destini, se ci si allea: dall’abbandono alla speranza».


Fonte: https://www.repubblica.it/cronaca/2023/04/05/news/scuola_dispersione_intervista_marco_rossi_doria-395101742/

ARTICOLI CORRELATI

CATEGORIE

ULTIMI ARTICOLI