15.9 C
Roma
giovedì, 9 Maggio, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

‘Il Festival degli adolescenti’ di Marco Regazzi (Radioimmaginaria)

Da martedì 7 a sabato 11 febbraio Radioimmaginaria è stata a Sanremo durante il Festival con una squadra di 60 speaker e in diretta ogni giorno da Casa Sanremo, a pochi metri dal Teatro Ariston, abbiamo coordinato per il quinto anno consecutivo la Giuria degli Adolescenti, una giuria composta da più di 1000 ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 22 anni che durante ogni serata del Festival hanno votato la loro canzone preferita. Sabato 11 febbraio, durante la serata finale del Festival, abbiamo annunciato il vincitore di Sanremo secondo la Giuria degli Adolescenti e a portare a casa il trofeo è stato Lazza che con “Cenere” ha portato sul palco dell’Ariston la voce degli adolescenti. Anzi, è stato proprio il nostro rappresentante di classe, quello che di solito ha il compito di andare a chiedere ai prof di spostare le verifiche o le interrogazioni. “Aiutami a sparire come cenere”, tutti almeno una volta nella nostra vita l’abbiamo pensato, chiusi nelle nostre camerette o rannicchiati sul banco di scuola, cercando di nasconderci dietro ad un muro fatto di astucci e raccoglitori. Quando lo pensiamo però non lo facciamo mai… Forse non ci crediamo veramente, forse diventare cenere non è così semplice. Forse è questo il vero potere della musica, puoi viaggiare quando vuoi, senza chiedere il permesso a nessuno. Basta un telefono, un paio di cuffie, clicchi play e sei dall’altra parte del mondo, in un posto che conosci solo tu, dove nessuno, ma proprio nessuno, potrà raggiungerti. Sanremo 2023 però è stato molto di più. Sul palco dell’Ariston infatti sono stati rappresentati tutti. Ogni serata del Festival è stata sottotitolata e audiodescritta per offrire a tutti la possibilità di interpretare le canzoni e i monologhi dei presentatori. Nella serata del 9 febbraio, tra le regole del Fantasanremo, è stato poi inserito anche il “Bonus Lis”: punti in più per gli artisti che sul palco hanno ringraziato l’orchestra in lingua italiana dei segni.

Sanremo 2023 è stato il Festival degli adolescenti, anche degli adolescenti in carcere. Venerdì 10 febbraio, in occasione della quarta serata, è salito sul palco il cast di Mare fuori, la serie tv i che racconta la storia dei ragazzi detenuti all’interno di un immaginario istituto di pena minorile di Napoli. Il 15 febbraio è uscita su Rai Play la terza stagione della serie e tutti gli adolescenti la stanno guardando, come se ognuno di noi riuscisse ad immedesimarsi in un modo o nell’altro nelle storie dei protagonisti. L’ultima volta che abbiamo parlato di ragazzi in carcere con Paola Severini Melograni era a settembre 2022. In quei giorni Paola era in sciopero della fame per segnalare l'aumento dei suicidi in carcere. “Perché ci dovremmo dispiacere per quello che succede a chi è in carcere?” – le avevamo chiesto – “Esiste una cosa che si chiama empatia e ci permettere di metterci nei panni degli altri e di patire con loro.” – ci ha risposto – “È un modo per aiutare il compagno più difficile da aiutare, dovremmo tutti cercare di conoscere chi sta peggio, metterci nei suoi panni e amare il prossimo”. Mettersi nei panni di un carcerato però non è una cosa immediata, abbiamo bisogno di essere educati all’empatia e in questa ottica eventi come Sanremo diventano fondamentali, perché la vita dei ragazzi dentro riguarda tutti noi.

A fine dicembre la Reggina Calcio ha firmato insieme alla Procura dei minori e alla Prefettura un protocollo per fare in modo che i ragazzi detenuti possano ritrovare la propria libertà e ridare un senso alla loro vita grazie al calcio, dandosi da fare per la manutenzione dello stadio e del centro tecnico o per aiutare i volontari nel trasporto delle persone disabili allo stadio. Chissà come deve essere per un adolescente entrare in carcere… Camminare in un cortile grigio a braccetto di uno sconosciuto in divisa, sentire il rumore di un portone pesante chiudersi improvvisamente dietro le spalle. Ecco, quella botta lì dev’essere per loro come un tuono, lo scoppio di una bomba destinata a segnare una vita per sempre. Secondo il Ministero della Giustizia, al 15 dicembre 2022, i detenuti negli istituti per minorenni in Italia erano 400, ognuno dei quali ha una storia a parte. È tutto così difficile. Quando ci penso non so mai da che parte stare. Cioè alla fine se sei finito in galera vuol dire che hai sbagliato ed è giusto che paghi… Sapere però che a Reggio Calabria degli adolescenti come me avranno a disposizione uno strumento di riabilitazione sociale così bello, mi fa sentire paradossalmente più tranquillo e vorrei che esistesse anche nella mia città. Un adolescente che esce dal carcere dopo avere passato metà della sua vita dietro le sbarre può tornare a vivere “normalmente”? Se ci pensiamo bene, siamo noi a scegliere cosa è normale e cosa no. A Sanremo 2023 abbiamo capito che certe cose sono di tutti e non importa chi sei o come ti vesti, se vivi in una casa bellissima in cima ad una montagna o in una cella davanti al mare, se hai una gamba in meno o se non ci senti. Quando ascoltiamo una canzone che ci piace con le cuffiette piantate nelle orecchie, proviamo tutti quanti le stesse, identiche emozioni.

ARTICOLI CORRELATI

CATEGORIE

ULTIMI ARTICOLI