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giovedì, 2 Maggio, 2024

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ISTAT: i dati sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità (e non solo)

Nell’anno scolastico 2021/2022 sono più di 316mila gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane (pari al 3,8% degli iscritti – fonte MIUR), circa 15mila in più rispetto all’anno precedente (+5%).

Questi sono i dati del report Istat pubblicati il 2 dicembre e dedicati all'inclusione scolastica degli alunni con disabilità 2021/2022 [qui il testo integrale]. Oltre ai dati sulla DAD, c'è una fotografia dei docenti impegnati nel sostegno ed emerge una certa criticità rispetto alla loro formazione: sono oltre 207mila gli insegnanti di sostegno, ma più di 70mila (il 32%) sono stati selezionati dalle liste curricolari, cioè non hanno una formazione specifica ma vengono impegnati in classi con alunni disabili per far fronte alla carenza di figure specializzate.

Nell’anno scolastico 2021-2022 nelle scuole sono inoltre ancora presenti molte barriere fisiche: soltanto una scuola su tre risulta accessibile per gli alunni con disabilità motoria (l’assenza di un ascensore o la mancanza di un ascensore adeguato è la barriera più diffusa (45%); numerose anche le scuole sprovviste di servoscala interno (31%) o di bagni a norma (24%).

Inoltre si registra che l’area dello svantaggio scolastico è molto ampia e non riguarda solo gli alunni con disabilità. Tra gli studenti con difficoltà educative-apprenditive, che richiedono un percorso didattico personalizzato, figurano gli alunni con disturbi evolutivi specifici  (Disturbi Specifici dell'Apprendimento; ADHD…) oppure quelli con problemi dovuti al loro ambiente socio-economico, linguistico e culturale di provenienza.

Questi studenti reintrano nella categoria definita "BES" (Bisogni Educativi Speciali), se escludiamo gli alunni con disabilità descritti in precedenza, gli “altri” alunni che presentano un Bisogno educativo speciale superano l’8% degli alunni iscritti. Più della metà sono alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (51,8%); l’altra quota più importante è rappresentata dallo svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale (35,4%). Rispetto all’anno scolastico 2017/2018 la presenza di questi studenti all’interno della scuola risulta in aumento del 23% (+113mila circa): più alto l’incremento nelle regioni del Centro (+25%) rispetto a quelle del Nord (+22%).

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