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lunedì, 29 Aprile, 2024

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Dispersione scolastica: a Roma un seminario per contrastare il fenomeno

Dal 9 al 10 novembre 2022 Roma ospita il seminario nazionale “Non dis-perdersi. Azioni di rete per contrastare la povertà educativa”. L’evento è organizzato dall’Unità EPALE, responsabile in Italia per la gestione della piattaforma europea per l’educazione degli adulti EPALE. Nell’anno europeo della Gioventù, il seminario prende in esame il tema della dispersione scolastica e della povertà educativa nei giovani adulti mettendo al centro l’importanza delle reti territoriali, come strumento di contrasto efficace alle disuguaglianze educative, e della creatività per accendere la motivazione, come testimonia il successo dell’Educazione rap di Amir Issaa, tra le buone pratiche in programma. Il fenomeno della dispersione scolastica in Italia è molto esteso ed in controtendenza rispetto all’andamento europeo. Secondo l’ultimo rapporto Eurostat, gli “abbandoni scolastici precoci” (espressione con cui si intende l’abbandono prematuro dei percorsi di istruzione e la formazione tra i 18 e i 24 anni) nell’Unione Europea sono in costante diminuzione, salvo in alcuni casi dove si registrano quote molto elevate tra cui: Romania (15%), Spagna e Italia (entrambe 13%).

Al tema dell’abbandono scolastico si collega quello della povertà educativa ovvero l’impossibilità per un minore di avvalersi del diritto ad apprendere, a sviluppare capacità e competenze, a coltivare aspirazioni e talenti personali. Si riferisce dunque non solo alla lesione di un diritto, quello allo studio, ma alla mancanza di opportunità educative nel senso più ampio del termine, dalla fruizione di attività culturali, a quelle sportive, ricreative, sociali. La povertà educativa è prevalentemente legata a contesti sociali svantaggiati, segnati da disagio familiare, precarietà occupazionale e limitata disponibilità economica.

Il territorio può avere un ruolo decisivo nel ridurre queste problematiche se crea e attiva reti, patti e alleanze educative, ovvero se mette in atto una collaborazione tra enti locali, scuole e altri soggetti della cosiddetta comunità educante. Il seminario Epale “Non dis-perdersi” sarà l’occasione per conoscere più nei dettagli il quadro della situazione italiana, grazie al contributo di Openpolis e Inapp, conoscere iniziative in atto nel nostro Paese da reti inter-istituzionali in grado di dare risposte concrete per combattere in fenomeno, e partecipare attivamente a gruppi di lavoro su temi specifici con approfondimenti che andranno in tre direzioni: dispersione scolastica, orientamento e competenze per l’occupabilità. Saranno poi presentati i risultati dell’indagine “Patti educativi Territoriali e percorsi abilitanti” condotta dal Forum Disuguaglianze Diversità.

L'iniziativa assume ancora più valore, se si considera che Roma capoluogo della Regione Lazio, territorio particolarmente colpito dal fenomeno della povertà educativa. Nel 2021, un rapporto elaborato dall'Associazione Con i Bambini e da Openpolis riportava che "la Città metropolitana di Roma supera la media regionale, nazionale e anche quella europea per la copertura di servizi alla prima infanzia. Ma le mappe evidenziano come il 40% dei comuni dell’area metropolitana siano sprovvisti di asili nido". Si legge dal rapporto "La capitale offre 44 posti per 100 residenti 0-2, nei servizi prima infanzia del comune di Roma. Un’offerta superata, oltre che da qualche piccolo comune, da Frascati (54,8) e Bracciano (48,4). Per quanto riguarda invece gli altri poli di provincia, oltre al capoluogo, i livelli di copertura sono bassi, inferiori al 20%. È il caso di Civitavecchia (14,9 posti per 100 bimbi), Tivoli (14) e Anzio (12,3). È interessante inoltre notare che i comuni nell’area a est della città metropolitana sono perlopiù privi del servizio, fatta eccezione per alcuni. Tra questi Gerano (177,8), Poli (68,6), Licenza (63,2) e Subiaco (52,1) che, con quote così elevate, è possibile che coprano anche parte della domanda dei territori vicini che non hanno strutture. Come anticipato in precedenza, la provincia di Frosinone è ultima nel Lazio per offerta di servizi prima infanzia. Secondo i dati 2018, a fronte di oltre 11mila residenti 0-2, il territorio offre 1.696 posti (14,8 ogni 100 bambini) in servizi educativi per la prima infanzia, sia pubblici che privati, il 60% circa dei comuni in provincia di Frosinone sono privi di asili nido". 

Per quanto riguarda l'abbandono scolastico, invece, il rapporto afferma: "Secondo i dati più recenti, nel 2019 in Italia il 13,5% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni è uscito dal proprio percorso educativo prima di conseguire il diploma. Un dato che posiziona il nostro paese al quarto posto per abbandono scolastico tra gli stati europei. La media regionale del Lazio è quindi inferiore a quella nazionale, anche se lievemente e anche se, in 2 delle 5 province, il fenomeno incide in misura più ampia. Con il 15,7% e il 13,4% di giovani usciti dalla scuola prima del tempo, le province di Frosinone e Rieti sono ai primi posti per abbandoni nel Lazio. Gli abbandoni in provincia di Frosinone superano anche la media nazionale. Segue la città metropolitana di Roma, con una quota del 10,7%, mentre chiudono la classifica Latina e Viterbo. Rispettivamente con un tasso dell’8,2% e del 7,7%, percentuali ampiamente inferiori rispetto alle prime". 

VALERIO D'ANGELI

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