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Newsletter Angelipress.org 19 ottobre 2010

Giornata Internazionale per l’eliminazione della povert

Il messaggio di Juan Somavia Direttore Generale dell’Ufficio Internazionale del Lavoro

Oggi pi che mai ci sentiamo solidali con i milioni di donne e uomini che, con le loro famiglie, si trovano intrappolati nella morsa della povert e lottano per una vita migliore.

Il tema di quest’anno, Dalla povert al lavoro dignitoso: colmare il divario, ci ricorda che offrire a tutti, donne e uomini, l’opportunit di lavorare in condizioni di libert, dignit, sicurezza ed equit il modo pi efficace e sostenibile per eliminare la povert.

Il recente Summit delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di sviluppo del millennio (MDG) ha presentato uno scenario ambivalente sui progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi. Ma le cifre parlano chiaro: 1,4 miliardi di persone ancora vivono con meno di 1,25 dollari al giorno. Inoltre, la situazione dei paesi meno avanzati particolarmente preoccupante.

Si stima che nel mondo il numero dei lavoratori impiegati in occupazioni vulnerabili sia di oltre 1,5 miliardi, poco pi della met del totale della popolazione attiva mondiale. Un miliardo di persone soffre ancora la fame; ogni anno quasi nove milioni di bambini muoiono prima di aver compiuto cinque anni; l’80 per cento della popolazione mondiale non gode di alcuna forma di protezione sociale che l’aiuti ad affrontare i rischi della vita.

Dietro a questi dati ci sono vite reali, madri e padri senza i mezzi per sostenere le proprie famiglie e giovani con poche speranze o senza prospettive per un futuro migliore.

Per molti la crisi finanziaria ed economica ha peggiorato la situazione.

Per un miglioramento reale e duraturo, dobbiamo iniziare a convincerci che non basta solo raggiungere gli MDGs, ma dobbiamo anche andare oltre. I dati sui progressi raggiunti nella realizzazione degli MDGs nei paesi che si stanno sviluppando rapidamente e in quelli pi poveri, dimostrano che le possibilit per combattere in maniera efficace la povert esistono. In questo momento di grande incertezza economica e sociale, noi dobbiamo trasformare queste possibilit in realt.

I modelli economici e sociali che alimentano la povert possono essere trasformati per sostenere una crescita economica basata sulla giustizia sociale. Questo, per, non sar possibile se continuiamo ad agire come abbiamo fatto finora, n tanto meno attraverso iniziative isolate.

Il programma di azione adottato dal Summit delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di sviluppo del millennio riafferma il ruolo centrale del lavoro dignitoso nel ridurre la povert. Il superamento della povert attraverso il lavoro dignitoso richiede una nuova visione. Il lavoro dignitoso parte integrante di una risposta efficace contro la povert. Dobbiamo formulare nuove proposte politiche per raggiungere i risultati desiderati creazione di posti di lavoro e di imprese, protezione sociale di base, rispetto dei diritti fondamentali e l’opportunit di dar voce ai lavoratori all’interno dei processi decisionali che incidono sulle loro vite. Una crescita accompagnata da posti di lavoro dignitosi richiede l’integrazione delle politiche occupazionali e sociali con le strategie macroeconomiche. Nel momento in cui la piena occupazione e il lavoro dignitoso saranno considerati degli obiettivi macroeconomici chiave, alla pari della riduzione dell’inflazione e della stabilit fiscale, sar compiuto un passo importante per colmare il divario che separa la povert dal lavoro dignitoso.

La promozione della crescita economica e dell’empowerment degli individui, la protezione delle economie e quella delle persone devono andare di pari passo. indispensabile prestare attenzione alla qualit del lavoro dal momento che, come ben sappiamo, milioni di persone lavorano duramente solo per poter sopravvivere, il pi delle volte all’interno dell’economia informale e in condizioni ben lontane da qualsiasi nozione di dignit umana. Per uscire dalla povert, le persone pi povere hanno bisogno di una protezione sociale di base; di impieghi che garantiscano salari e condizioni di lavoro in grado di offrire livelli di stabilit e reddito sufficienti a uscire dalla povert e resistere agli shock economici e climatici; e, non per ultimo, di organizzazione, rappresentazione e di mezzi di espressione per rivendicare i propri diritti. Nel momento in cui le donne saranno autonome, avremo pi possibilit di eliminare la povert all’interno delle famiglie, delle comunit e delle societ.

Il secondo decennio delle Nazioni Unite per la Riduzione della povert (2008-17), incentrato sul tema Piena occupazione e lavoro dignitoso per tutti, offre un quadro di riferimento per definire gli sforzi collettivi necessari ad affrontare questa priorit globale. Bisogna sempre ricordare che disponiamo, a tutti i livelli, di un certo margine di manovra per decidere le politiche da adottare e il volume degli investimenti e degli aiuti internazionali a favore della lotta contro la povert, anche in un contesto di crisi, come dimostra il Patto Globale per l’occupazione dell’ILO adottato nel giugno 2009. Si tratta di una responsabilit collettiva che coinvolge ogni singole paese, il sistema delle Nazioni Unite, le Istituzioni finanziarie internazionali e i paesi donatori.

Questa giornata deve essere unoccasione per impegnarci a difendere la dignit di ogni essere umano attraverso la dignit che il lavoro garantisce. Il lavoro dignitoso un aspetto cruciale nella vita delle persone, e deve esserlo anche nelle strategie di sviluppo. Il lavoro dignitoso per tutti e una delle chiavi di volta per costruire un mondo migliore e pi giusto.

Le notizie di oggi su Angelipress.org:

"ON THE MOVE. I giovani per un futuro di valore"

Melting: la prima rivista per gli immigrati

Tratta di minori: quali risposte?

Noi, l’Italia

V Conferenza Nazionale della Donazione

”Italia Diritti Umani 2010. Civilt Globale e diritti umani”

Progetto "Genitori a Scuola"

Convivenza e imprenditorialit. Nuove prospettive tra italiani e immigrati

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Prevenire l’influenza sui banchi di scuola

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