Dopo il faticoso impegno estivo che cominciato con la seconda settimana del Federalismo Solidale svoltasi a giugno in Friuli Venezia Giulia ed continuata con i quattro appuntamenti di agosto e settembre su UnomattinaEstate, ascoltare questa mattina il Presidente del Consiglio che dichiara il FEDERALISMO SOLIDALE e IL QUOZIENTE FAMILIARE (che per noi rappresenta parte integrante dell’impostazione della nostra visione federale del Paese) come IMPROROGABILI, ci conforta nelle estreme difficolt che abbiamo incontrato nello svolgimento del nostro impegno. Anche se abbiamo avuto degli alleati importanti in questo cammino, ci non stato sufficiente per garantire la affermazione del nostro lavoro, e combattiamo ogni giorno.
Vogliamo ricordare tra questi importanti amici, e credere nel contempo di poter continuare a contare su di loro e sulle strutture che rappresentano, il concreto appoggio delle Commissioni per le Questioni Regionali e per l’Attuazione del Federalismo e della struttura tutta dell’ANCI. Ora vorremmo partire con il reperimento di sostegni concreti per creare e soprattutto comunicare a tutti gli italiani l’ARCHIVIO DELLE BUONE PRATICHE, che dovr essere costruito insieme con tutte le rappresentanze sociali, politiche, culturali e con il mondo del terzo settore.
Chi che sa, che conosce, che ha individuato e provato queste "buone pratiche" insieme con gli amministratori locali, che sono, non dimentichiamolo mai, nella loro gran parte, coraggiosissimi?
E’ arrivato dunque, finalmente, il momento di individuare e selezionare la futura classe dirigente italiana nel mondo e dal mondo che ha fatto dell’impegno sociale il suo primo e principale riferimento, il nostro mondo, quello del terzo settore: l’Italia questo vuole, di questo ha bisogno, di questo ha urgente necessit e le prossime settimane sociali della CEI che si svolgeranno in Calabria e delle quali vi daremo puntuale riferimento, faranno certo da bussola in questa tempesta.
La Conferenza Episcopale, che indubbiamente possiede i terminali giusti per controllare e verificare il polso della condizione di salute del grande "paziente Italia", ha con forza e urgenza, richiesto un impegno diverso nel segno del Bene Comune, a tutte le forze politiche, sopratutto a quelle rappresentate nazionalmente.
E’ difficile per, se non impossibile, ipotizzare che questo impegno possa provenire da questa classe politica (per non dire casta), che viene descritta tanto impreparata a sostenere prove difficili e tanto inadeguata a rappresentare tutti noi, perch scelta, anzi chiamata, da tutti i partiti, soltanto in base alla fedelt ai leader e non in funzione delle reali capacit e probit personali.
Che fare dunque? L’appello di Berlusconi, e la sua richiesta di un impegno oltre gli schieramenti, assolutamente condivisibile, data la attuale condizione di emergenza delle famiglie italiane: necessario per, per aiutare il cambiamento, cominciare a cercare in un mondo "altro" dall’egoismo imperante. Non voglio in queste poche righe affermare che la politica che oggi governa la cosa pubblica (di tutti gli schieramenti intendo), sia corrotta e incapace mentre le rappresentanze del terzo settore devono invece andare assolte; in realt, essendo il terzo settore un pezzo dello specchio sociale, in molte sue espressioni, si tratta di uno specchio opaco a volte incrinato, ma mai spezzato, perch, in ogni caso, ancora permeato di tensione morale. E la tensione morale, come scriveva uno dei Padri delle dottrine sociali di questo nostro Paese, Aldo Capitini: " quella che ci porta alle varie attivit e a giudicare secondo precisi valori e quello che il punto della storia che ognuno vive, non perde nulla di s, di quella razionalit che anche la tensione sociale deve avere".
Essere razionali dunque, nella ricerca, senza mai dimenticare che a guidarci deve essere la tensione morale; solo in questo modo le parole pronunciate dal Capo del Governo oggi, possono mantenere un senso compiuto e possono divenire concretezza.
Paola Severini
Direttore Angelipress
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