Il Consiglio dei Geoparchi Unesco, ossia il comitato tecnico presieduto da geologi, ha dato parere favorevole ai fini dell’iscrizione nella lista Unesco dei due Parchi dell’Aspromonte e della Maiella. Ora si dovrà attendere il prossimo marzo per la decisione finale da parte del Consiglio esecutivo dell’Unesco. Affinché siano riconosciuti come geoparchi Unesco i potenziali candidati devono avere introdotto “efficaci meccanismi di tutela e gestione dei valori ecosistemici, assicurando al contempo lo sviluppo sostenibile anche mediante partenariati promossi tra i soggetti culturali, sociali ed economici della comunità del parco”.
“Con questo primo via libera tecnico – osserva il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – l’Italia torna a essere protagonista anche in questo settore dell’Unesco, potenziando la rete delle Zone economiche ambientali e offrendo agli altri Paesi membri dell’agenzia delle Nazioni Unite un modello di crescita che sappia coniugare la salvaguardia dell’ecosistema e lo sviluppo dei territori”. In caso di esito positivo anche del Consiglio esecutivo i parchi si andrebbero ad aggiungere a quelli tuttora presenti nella lista Unesco facenti parte del territorio italiano: Madonie (2004), Rocca di Cerere (2004), Beigua (2005), Adamello-Brenta (2008), Cilento Vallo di Diano e Alburni (2010), Colline metallifere toscane (2010), Alpi Apuane (2011), Sesia-Val Grande (2013) e Pollino (2015).
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