Un miliardo e mezzo di persone non ha acqua potabile. Una strage da trentamila morti. Ogni giorno. Tutti, dalle organizzazioni non governative alla Fao, sostengono che per risolvere il problema sia necessario cambiare. Subito. «Nel 2020 / dicono le Ong / il numero di persone che non avrà accesso all’acqua salirà a 3 miliardi». Le Ong, nel documento finale che sarà presentato oggi, chiedono di fare dell’acqua «un bene comune dell’umanità», considerarla come un diritto, e soprattutto di «non privatizzarne la gestione, processo già avviato che permette alle multinazionali di lucrare adesso sui Paesi poveri, presto anche su quelli ricchi, Italia inclusa».