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sabato, 4 Maggio, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

Al via il Fondo per la Repubblica Digitale

Online i primi due bandi: 13 milioni di euro per donne e NEET

Pubblicati oggi i primi due bandi del Fondo per la Repubblica Digitale, “Futura” e “Onlife”, dedicati ad accrescere le competenze digitali delle giovani donne e dei NEET.

COS’È IL FONDO PER LA REPUBBLICA DIGITALE?

Il Fondo per la Repubblica Digitale è una innovativa partnership tra il pubblico e il privato sociale. Il Fondo ha come obiettivo l’aumento di quelle competenze fondamentali per completare la transizione digitale del Paese e per questo sosterrà progetti di reskilling e di upskilling digitale di persone ai margini del mercato del lavoro con un particolare focus su NEET, donne, disoccupati ed inattivi. In via sperimentale per cinque anni (fino al 2026) il Fondo stanzia un totale di 350 milioni di euro. Il Fondo pone un forte accento sulla valutazione d’impatto dei progetti finanziati. La valutazione mira ad individuare quei progetti che si dimostreranno più efficaci ed efficienti nell’accrescimento delle competenze digitali e nell’occupazione effettiva dei beneficiari. La valutazione di impatto è affidata al Comitato scientifico indipendente presieduto dalla professoressa Raffaella Sadun.

IL CONTESTO ITALIANO:

In Italia, 26 milioni di persone non hanno competenze digitali di base. Si tratta del 54% della popolazione italiana tra i 16 e i 74 anni, rispetto al 46% della media Ue. L’Italia è così al 18esimo posto su 27, secondo i dati della Commissione europea (Digital Economy and Society Index – DESI). La bassa percentuale di cittadini con competenze digitali è solo la punta dell’iceberg di ritardi più ampi. Il gap italiano è infatti maggiore nei sottocomponenti dell’indice DESI di problem solving skills (69% in Italia vs. 79% in UE) e di information and literacy skills (71% in Italia vs. 80% in UE). I dati mostrano quindi che il fenomeno italiano di basse competenze digitali si innesta in un contesto di mancanza di conoscenze più esteso che comprende abilità cognitive complementari, dette anche soft skills. Questo ritardo produce un impatto sulla reale “cittadinanza digitale”, sull’accesso ai servizi della pubblica amministrazione da parte di tutti i cittadini e rappresenta anche un freno allo sviluppo del Paese. Inoltre, entro il 2024, le imprese avranno bisogno di lavoratori con competenze digitali di base e secondo uno studio di Deloitte in collaborazione con SWG, quasi un’azienda su quattro non trova i profili professionali STEM di cui ha bisogno. In questo scenario intende intervenire il Fondo per la Repubblica Digitale.

FUTURA:

C’è tempo fino al 16 dicembre per partecipare attraverso il nuovo portale Re@dy (www.portaleready.it) a “Futura” per soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro ed enti del terzo settore, in forma singola o in partnership. Il bando prevede un totale di 5 milioni di euro e mira a selezionare progetti di formazione validi e innovativi per accrescere le competenze digitali delle giovani donne (18-50 anni) per garantire migliori opportunità e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro. Secondo il Gender Gap Report 2021 del World Economic Forum, il nostro Paese è al 114° posto per quanto riguarda la partecipazione economica femminile. Nonostante quasi il 60% dei laureati in Italia sia donna, con risultati migliori rispetto ai colleghi uomini, nel nostro Paese si rileva un alto tasso di disoccupazione femminile.

ONLIFE:

Anche per il bando dedicato ai NEET (15-34 anni), “Onlife”, c’è tempo fino al 16 dicembre per presentare progetti sulla piattaforma Re@dy (www.portaleready.it). Il bando mette a disposizione 8 milioni di euro per finanziare progetti presentati da soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e enti del terzo settore, in forma singola o in partnership costituite da un massimo di tre soggetti. L’obiettivo è finanziare progetti di formazione validi ed innovativi volti ad accrescere le competenze digitali dei NEET. Il nostro Paese presenta il più alto tasso di NEET all’interno dell’Unione europea, pari al 25,1% (Dati Ue). In totale, i NEET in Italia sono più di 3 milioni; il fenomeno riguarda prevalentemente le donne (57%) e le regioni del Sud in cui risiede il 53% dei NEET.

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