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martedì, 21 Maggio, 2024

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Mattarella e il diritto all’allegria come motore per la ripartenza del Paese

Per la Festa della Repubblica di quest’anno, il Presidente Mattarella ha deciso di aprire i giardini del Quirinale alle fasce fragili della società, ovvero anziani, persone con disabilità e ipovedenti accompagnati dalle loro famiglie e dai rappresentanti delle associazioni. Presenti anche alcuni bambini profughi ucraini arrivati a Roma, dove frequentano attualmente un Istituto scolastico.

Il Presidente e il suo Staff hanno accolto i visitatori – circa 2.300 – in tono festante, con le musiche della banda della Marina Militare e i cavalli dei Corazzieri. “Oggi è un giorno di festa importante per l’Italia e questo giorno è ancora più bello per la vostra presenza che rende allegri i giardini ed il Quirinale. Una giornata così bella sottolinea la letizia di questa giornata per il nostro Paese. Siete i benvenuti qui”. Queste le parole di Mattarella, prima di “tuffarsi” fra la folla di persone pronte a salutarlo, a consegnargli lettere e a ringraziarlo per l’attenzione che ha spesso dimostrato di avere verso le persone che soffrono.

Questa, infatti, non è la prima volta che Mattarella rivolge il suo sguardo alle fasce più deboli. Nel primo settennato, sono state molteplici le occasioni in cui il Capo dello Stato ha dedicato la sua attenzione alle persone con disabilità. Nel 2015, il Quirinale, in collaborazione con il Comune di Roma e la Regione Lazio, ha aperto le porte della Tenuta di Castelporziano (una delle tre residenze presidenziali) per istituire un centro estivo accessibile ad adulti e minori con disabilità. Sono state circa 500 le persone ad essere ospitate fra metà giugno e fine agosto dello stesso anno, a cui ha seguito una festa conclusiva nel mese di settembre. In quell’occasione, il Presidente ricordava come “le barriere più difficili da abbattere sono quelle della nostra mentalità”. La stella polare di quella e di altre azioni è stata rendere l’allegria una condizione possibile a tutti, come ha sottolineato Mattarella stesso nel 2015.

In occasione della giornata mondiale delle persone con disabilità del 2018, il Presidente sottolineava il dovere di assicurare alle persone con disabilità il diritto allo studio, il diritto al lavoro e il diritto al divertimento. Infine, sono più di dieci le persone a cui, nel 2021, il Capo dello Stato ha scelto di conferire le onorificenze dell’Ordine al Merito per le loro azioni volte ad aumentare l’inclusività per le persone con disabilità.

Il 2 giugno di quest’anno, però, non è stata solamente un’occasione di gioia e letizia per le persone che hanno potuto visitare i Giardini del Quirinale. La giornata di ieri ha rappresentato un segnale di speranza e di ripartenza nel segno della solidarietà. Si è trattato infatti della prima occasione in cui si sono riaperte le porte del Quirinale dall’emergere della pandemia da Covid-19. Il Presidente Mattarella ha quindi voluto dimostrare come il motore della ripresa debba essere proprio quel diritto all’allegria di cui parlava a Castel Porziano. Perché un Paese è prima di tutto una comunità e una comunità che possa dirsi tale è fondata sulla solidarietà, sull’inclusività e sul rispetto di ogni persona. Ieri il Presidente Mattarella ce lo ha ricordato ancora una volta.  

VALERIO D'ANGELI

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