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lunedì, 29 Aprile, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

Nascono nuovi narratori museali. I giovani raccontano l’arte ai coetanei

Iniziamo il nostro tour. E’ come un “viaggio” e la nostra guida è il cuore. Entri e ti accoglie un sorriso. E’ luce, soprattutto in questo periodo. Prosegui ed entri in un’altra stanza, adiacente alla reception, dove ti “abbracciano” i colori dei tavolini della zona relax. Sono ricavati dal cartone e da materiale riciclabili. Hanno ricevuto una seconda “vita”. Varchi la soglia e gli occhi si meravigliano.

È il Lu.C.C.A., Lucca Center of Contemporary Art, museo di arte visiva moderna e contemporanea, che allo stesso tempo, è un contenitore di opere d’arte, spazio educativo e luogo aperto alla comunità. Ha sede all’interno del cinquecentesco Palazzo Boccella, situato nel centro storico di Lucca.

“Dopo aver lavorato a lungo su modelli di crescita sostenibile e sulla sostenibilità economica dei musei, dal 2018 ho iniziato a sperimentare modelli scalabili nel rapporto tra museo e responsabilità sociale, tra museo e sostenibilità ambientale, tra museo e salute e benessere, tra museo e tecnologia funzionale e tra museo e turismo sostenibile  – spiega Maurizio Vanni, direttore del Lu.C.C.A –  per un coinvolgimento attivo dei visitatori e per entrare nella quotidianità di tutte le persone. Oggi il modello profila gli spettatori attraverso la condivisione di stili di vita”.

E’ un posto speciale anche per le famiglie, per i bambini, per le persone della terza età e per gli adolescenti coinvolti e fidelizzati con proposte personalizzate sempre nuove legate alle varie mostre temporanee. In particolare per gli adolescenti, con il progetto “Teen4Teens”: alcuni di loro vengono preparati con un corso di 25 ore per diventare “narratori museali” e sono proprio loro a ideare visite guidate speciali e non convenzionali per i loro coetanei  E tutto in totale sicurezza.

“In una società sempre più veloce, non sempre riusciamo a occuparci di noi- continua il direttore della struttura museale- ed a dedicare abbastanza tempo alla nostra persona, alla nostra creatività e ai nostri sogni, che non hanno età o scadenza. Frequentare un museo significa anche contrastare la solitudine, coltivare capacità relazionali e costruire nuovi legami”.

“Oggi, in particolare, il museo ha bisogno di cambiare linguaggio- continua Vanni- e di avvicinarsi sempre di più al pubblico dei giovani. In quest’ottica, il Lu.C.C.A. ha lanciato Teen4Teens, un progetto realizzato in collaborazione con l’associazione Lucca Info&Guide che vede protagonisti gli adolescenti. Sono stati selezionati quattro giovani che saranno formati per diventare “narratori museali”: dopo il primo periodo di training, saranno chiamati a ideare delle visite guidate di taglio interdisciplinare che, per due volte al mese, proporranno gratuitamente ai loro coetanei.  Ripartire dal futuro è la chiave.  La responsabilità sociale del museo impone un’attenzione a tutti i segmenti del pubblico generico. Pensare a chi è in difficoltà o in stato di fragilità, alla terza età, ai percorsi di inclusione sociale, ai percorsi per i diversamente abili, ai bambini e alle famiglie con offerte personalizzate legate a laboratori e visite guidate speciali è un dovere.” 

Si chiude dietro di noi la porta del museo. La nostra visita è terminata. Non si può parlare di passato perché le emozioni continuano a vivere nel cuore e continueranno a lungo.

Di Gaia Simonetti

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