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lunedì, 29 Aprile, 2024

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Pizzaballa e la fiducia che Francesco porterà nelle terre distrutte dall’Isis

Pierbattista Pizzaballa, 55 anni, patriarca latino di Gerusalemme, ha commentato con Repubblica l’arrivo di papa Francesco (5-8 marzo) in Iraq, soffermandosi sulla situazione mediorientale dopo l’elezione di Biden negli Stati Uniti: «La tragedia dell’Isis ha coinvolto pesantemente i due Paesi (Iraq e Siria, ndr). La Siria, forse, è in una situazione ancora più grave dell’Iraq. Il Papa visiterà le terre e le chiese distrutte dell’Isis, che ha lasciato dietro di sé macerie fisiche e umane enormi. Visitando quei luoghi ancora solo parzialmente ricostruiti, manderà un messaggio di fiducia anche ai siriani, le cui ferite sono ancora aperte e dolorose».

A tal proposito, sull’argomento, è bene ricordare un libro di Franco Scaglia uscito per Piemme nel 2002 e vincitore del Premio Campiello: Sullo sfondo di Gerusalemme e di un difficile dialogo tra israeliani e palestinesi, Padre Matteo, notissimo archeologo francescano, si trova coinvolto casualmente in una complessa vicenda che vede protagonisti i servizi segreti israeliani, un ricchissimo uomo d’affari e un gruppo di giovani idealisti. Matteo viene incaricato dal Custode di Terra Santa, convinto fautore dell’idea di trasformare Gerusalemme in una città di pace sotto l’egida delle varie religioni, di vigilare per la riuscita del progetto. In realtà la morte misteriosa di Padre Luca, un altro archeologo francescano, rivela a Matteo che sono in gioco altri interessi e che sono in molti, forse troppi, a interessarsi del collare di Carlino, il cane di padre Luca.

Va ricordato inoltre, collegato a Franco Scaglia, che ad Alicudi, piccola isola delle Eolie, c’è la biblioteca Franco Scaglia (operativa dall’agosto del 2018), aperta anche grazie all’impegno di Angelipress, con oltre 7mila libri, tra cui edizioni rare e preziose, che appartenevano alla collezione del giornalista e scrittore, morto nel 2015, e adesso a disposizione di tutti, come regalo della moglie, l’attrice Mascia Musy, a questo scoglio che conta 70 abitanti d’inverno e 500 turisti d’estate.

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